Voleva vendicarsi della moglie da cui è separato da un paio danni, una rottura di cui non si era mai dato pace. Così ha artigianalmente clonato la targa dellauto di lei, una Opel Corsa, lha applicata ad un modello analogo fattosi prestare da un amico, e poi ha sfrecciato a tutta birra per innumerevoli volte sotto gli autovelox. Protagonista della vicenda un operaio di 35 anni piacentino.
Lex moglie, una trentaduenne, lo ha denunciato per stalking. Loperaio ha preso una targa bianca e ci ha applicato con il nastro adesivo nero i numeri della targa dellauto della moglie, unOpel Corsa. Montata sulla vettura la finta targa della moglie, se ne andava «a caccia» di autovelox, per poi sfrecciarvi davanti a tutta velocità pregustando il momento in cui la sua ex si sarebbe vista consegnare le contravvenzioni. Quando la donna si è vista recapitare a casa dieci multe (e molte altre probabilmente le arriveranno a casa nei prossimi giorni) per un importo di circa 1.500 euro e il ritiro della patente, è caduta dalle nuvole: «Io non vado mai così veloce», e così si è rivolta ai carabinieri.
Le indagini sono state svolte dai militari di Fiorenzuola che osservando le foto dellautovelox hanno accertato che lOpel Corsa con la targa falsificata aveva due portiere contrariamente alle quattro di quella della donna. Davanti ai militari luomo ha ammesso le sue colpe si è «giustificato» dicendo: «Volevo infierire su mia moglie».
Chi lo spiegherà ad Equitalia?
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