Stampa e Corriere, è derby

Che la Stampa sia il quotidiano più filogovernativo del Paese è ormai fuori discussione, persino l’Unità appare più equilibrata. Il Corriere della Sera in compenso pare molto più filogovernativo di Repubblica, anche se a fare la differenza sono più i titoli che i testi: segno della differenza tra chi scrive e chi dirige. Ieri la Stampa titolava «Infondati gli aumenti sui prezzi» in una pagina dove ogni occhiello, sottotitolo, sommarietto, didascalia e persino grafico tendevano a rafforzare la tesi di Palazzo Chigi, peraltro sorretta da un’intervista al ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro. L’Unità, perlomeno, riportava anche il punto di vista delle associazioni di consumatori, mentre Repubblica, per una pagina intera, riportava in compenso le stime effettive degli aumenti autunnali per pane (+8,6) e latte (+2,2) e libri (+12) e treni (+10) e luce (+7,1) eccetera.

Per non parlare di Panorama, che agli aumenti dedicava proprio ieri la copertina («L’autunno caro») con una comparazione tra i rincari previsti dall’Istat rispetto a quelli paventati da altre fonti. Tra interviste-fiume a Veltroni e goffe competizioni nel riportarne i decaloghi, le candidature a organo del Partito democratico passano ormai da Milano e da Torino.

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