All'indomani dell'annuncio delle misure contenute nella nuova manovra varata dal governo Monti, continuano a trapelare nuovi dettagli sul pacchetto. Tra le novità emerse o meglio specificate oggi incentivi all'assunzione di giovani e donne, fondi per Protezione Civile e cultura e un aumento delle accise. E intanto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto.
Donne e giovani
Le imprese che sceglieranno di puntare sui giovani sotto i 35 anni, e soprattutto sulle donne e di assumere a tempo indeterminato, avranno da oggi la possibilità di una deduzione di 10.600 euro per ogni assunto che rispetti i criteri d'età. Lo sconto per le industrie sarà maggiorato nelle regioni del Sud, dove raggiungerà i 15.200 euro.
Banche
Nel testo sono presenti anche una serie di nuove limitazioni a imprenditori e banchieri, relativamente alle cariche sociali. I titolari di "cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo" e "i funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari" non potranno "esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti".
Scudo fiscale
Si passerà subito alla cassa per versare il prelievo ulteriore dell'1,5% sul capitale scudato. L'imposta "straordinaria" dovrà essere pagata in due rate, una prima entro il 16 febbraio e la seconda entro lo stesso giorno del 2013.
Protezione civile
Alla protezione civile saranno garantiti 57 milioni di euro aggiungitivi per il 2012. I fondi verranno dall'otto per mille.
Cultura
Dalle nuove misure anche fondi per la cultura. All'Accademia dei Lincei andrà 1,3 milioni di euro, mentre 700mila euro saranno destinati all'Accademia della Crusca. A prevederlo l'articolo 30 del Dl uscito dal consiglio dei ministri. Le risorse saranno collocate tra le "esigenze indifferibili"
Superbollo
Dal 2012 l'addizionale erariale della tassa automobilistica sarà "fissato in euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a centottantacinque chilowatt".
Accise
Tra le misure previste anche un aumento immediato delle accise relative ai carburanti. Benzina e diesel torneranno ad aumentare da subito, invece che dal primo gennaio. Le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente a 704,20 euro (+8,2 cent al litro) e
593,20 euro per mille litri (+11,2 cent). Tra accise e Iva il prezzo del gasolio aumenterà da oggi di 20 centesimi, di 16 il costo della benzina.
Nel corso di un'audizione alla Camera, il ministro del Welfare Elsa Fornero ha commentato la manovra decisa dall'esecutivo, parlando di una misura volta a "durare nel tempo, perché gli italiani non debbano averne di nuove nei prossimi anni". Il ministro ha poi parlato del blocco della rivalutazione delle pensioni, ribadendo come sia "una medicina amara, riflesso della difficoltà finanziaria" che si sta vivendo. La riforma sarebbe anche un tentativo di porre rimedio alle diverse riforme sul tema delle pensioni approvate in passato, "non sempre coerenti l'una con l'altra".
Commentando le scelte relative alla pensione di anzianità, la Fornero ha poi ribadito la sua consapevolezza sul peso della manovra, ribadendo la volontà del dicastero di eliminare la pensione per anzianità entro il 2018.
"La riforma punta tutto, e falliirà se non sarà così, su un nuovo mercato del lavoro che funziona bene, che dà occupazione ad un maggior numero di persone", continua la Fornero, dedicando anche qualche battuta all'uniformazione dell'età della pensione tra uomini e donne. Una scelta, ribadisce il ministro, che evita il "contentino" e si ispira "all'uniformità di trattamento".
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha commentato le misure, sottolineando che quando "certe riforme arrivano in ritardo è maggiore l’impatto di insoddisfazione, di preoccupazione e di dissenso ma dobbiamo dirci con tutta franchezza che stanno arrivando giusto in tempo per evitare sviluppi in senso catastrofico della nostra situazione". Napolitano ha poi detto di essere del tutto convinto che "insieme riusciremo a fare la propria parte con senso di giustizia, responsabilità e sacrificio.
Non siamo chiamati ai sacrifici che fecero i patrioti ma abbiamo da fare quello che ci chiede l’esigenza di salvaguardare il futuro dei nostri giovani e la nostra appartenenza alla grande patria europea. Questo -ha concluso- lo dobbiamo fare riconquistando una rinnovata autorevolezza».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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