La stanza di Mario Cervi

Egregio dott. Cervi,
sono la (vecchia)ex alunna del Liceo Parini di Milano che le ha scritto tempo fa ed alla quale lei è stato così gentile da rispondere. Condivido sempre le sue idee ed ho apprezzato in modo particolare le sue precisazioni sulla figura di De Gasperi. Ora vorrei farle presente qualche osservazione a proposito della presentazione della guerra civile spagnola che trovo nel nono fascicolo dedicato al Novecento. Vi è scritto: «Avviata dalla guarnigione di stanza in Marocco (17 luglio 1936) la sollevazione contro il legittimo governo del Fronte Popolare (la coalizione di partiti democratici che ha cinto le elezioni del febbraio precedente)...». In realtà ad avviare la guerra civile spagnola, se ben ricordo, furono le violenze compiute da appartenenti ai partiti di sinistra e dagli anarchivi, che si segnalarono per l’odio verso il cattolicesimo (numerosi furono i sacerdoti torturati e uccisi) e l’assassinio di Calvo Sotelo.

Non posso non notare, a decenni di distanza dal ventennio, come spesso l’ombra della sinistra tenda a velare la realtà dei fatti. Un’ultima osservazione: perché si usa e abusa del termine fascista per indicare una dittatura? Non fu una dittatura anche il comunismo?
Cineto (Teramo)

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