la stanza di Mario Cervi«Orientare le teste» non significa essere un dittatore

Mario Monti ha certificato la dittatura. Il nostro caro leader Kim Jong Monti a Uno mattina se ne esce con questa frasetta: «La politica credo sia prima di tutto cultura. Ovvero cercare di orientare la testa delle persone. L'ho fatto da professore, l'ho fatto in questo breve periodo da presidente del Consiglio. Sono sicuro: qualunque veste mi tocchi continuerò a farlo». «Orientare la testa» è tipico dei regimi dittatoriali, comunisti, fascisti o di qualunque altro tipo. Orientare gli studenti poi è il plus della dittatura, è elemento fondamentale per il mantenimento dalla dittatura. Finita la missione, poi mi puoi raccontare che c'è lo spread, il baratro, la catastrofe, la rovina, intanto ti spello. Buttiamo il libero arbitrio e Cartesio nel cesso in nome dello spread e prostriamoci adoranti alle menti sublimi di Monti/Napolitano.
Milano

Caro Manzoni, molte e legittime critiche possono essere rivolte e in effetti sono rivolte a Mario Monti, ma quella d'aver voluto certificare la dittatura mi pare eccessiva. Per il suo curriculum, per i suoi atteggiamenti, per il suo linguaggio - professorale, pignolo, magari un po' noioso - Monti non mi sembra appartenere alla tipologia dell'uomo forte che si ritiene non solo tale ma indispensabile. Lei lo coglie tuttavia in fallo nella frase sul «cercare di orientare le teste delle persone». Sbaglierò, ma non ci vedo nulla di male. Un politico cerca il consenso e per ottenerlo deve proprio orientare in proprio favore molte teste; un insegnante si ritiene legittimamente portatore di cultura e vuole trasmetterla agli allievi (a volte, intendiamoci, la cultura dell'insegnante è dissennata e settaria). Anche noi giornalisti riteniamo presuntuosamente d'avere una qualche influenza. Ne ebbe sicuramente molta Guareschi spiegando ai votanti, con una celebre vignetta, che nella cabina elettorale «Dio ti vede, Stalin no». Ne ebbe molta Montanelli con l'invito a votare Dc turandosi il naso. Lei cita Cartesio, io mi limito a citare Socrate, la cui maieutica era uno strumento che il Maestro usava per indurre i discepoli a dargli ragione. Dittatura è imporre, non orientare con il ragionamento. Su quanto e come i detti di Monti siano apprezzabili - o disprezzabili - lascio a lei il giudizio.

Che non fatico a immaginare negativo.

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