la stanza di Mario CerviAnna Maria Franzoni è un'assassina che ispira pietà

Ora che è ufficiale che la signora Franzoni, condannata con sentenza passata in giudicato per aver ammazzato il proprio figlio sconterà 10 anni di arresti domiciliari con possibilità di uscire 4 ore al giorno (in pratica ciò che fa una normale casalinga che non ha ammazzato il proprio figlio), Le chiedo di aprire una campagna per far liberare Fabrizio Corona, il quale non ha ammazzato nessuno e, al massimo, merita una buona dose di scappellotti. Il fatto che nessun giudice si renda conto della scala dei valori delle pene in relazione ai reati rappresenta la mostruosità principe della nostra giustizia. E se veramente siete fuori dal coro, datevi da fare.
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Caro Marchese, sono anch'io del parere che la giustizia sia stata troppo severa nei confronti di Fabrizio Corona, quali che siano state le sue colpe di sfrontatezza, di spregiudicatezza e di arroganza. Non credo tuttavia che lo spargimento di sangue costituisca il riferimento fondamentale per accertare e giudicare un reato. Certi bancarottieri - di casa nostra e di casa altrui - hanno creato disperazione in migliaia di oneste famiglie senza averne sparso, di sangue evidente, una goccia. Ma le ferite umane da loro provocate sono a volta terribili, e inguaribili. Quanto ad Annamaria Franzoni, confesso di non avere personali certezze sulla validità della sua condanna. Ma quand'anche i fatti corrispondessero alle tesi dell'accusa, non avrei il coraggio di inquadrarli nella casistica del crimine. Una madre che - senza un motivo razionalmente comprensibile - uccide il proprio bambino più che raccapriccio m'ispira pietà.

Vorrei indulgenza per quello scriteriato avventuriero che si chiama Fabrizio Corona. Vorrei silenzio e rispetto per un'assassina che ha assassinato soprattutto se stessa. La sua pena secondo me la sta scontando ogni giorno, in cella o ai domiciliari poco importa.

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