la stanza di Mario CerviCani e gatti a volte sono molesti, ma meno di certi uomini

Ormai considero quasi una missione l'oppormi all'animalismo e alle sue follie, nel mio piccolo e nel poco tempo di cui posso disporre. Qualcuno deve pur farlo! Qualcuno deve pur contrastare questa moda ed errore che guadagna sempre più terreno nella società. Qui mi limito a dire che il cane, animale di cui gli animalisti tessono continuamente le lodi e che vorrebbero «adottato» e presente in ogni famiglia italiana, con il suo abbaiare è uno degli esseri più rumorosi e disturbatori che esistano in natura, causa di disagio e a volte persino di prostrazione psicologica per i vicini, oltre che di momentanea irritazione per i passanti. Altro che tenere cani ed esigere la tolleranza del loro frastuono! Occorre fare esattamente il contrario: non tenere cani per non angustiare e molestare il prossimo.
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Caro Della Vedova, lei càpita male indirizzando al Giornale un'invettiva contro «l'animalismo e le sue follie». Questa redazione - cominciando da Vittorio Feltri, da Paolo Granzotto e da me - è un pericoloso covo di dissennati che considerano i loro cani e gatti preziosi compagni di vita e non abbaiatori molesti o/e morsicatori pericolosi. Questa forma - secondo lei deplorevole - d'insano affetto per amici pelosi a quattro zampe è condivisa da un numero imponente di persone, in tutto il mondo. Basta una passeggiata in una qualsiasi città italiana per imbattersi in innumerevoli cani e padroni, uniti non solo da un guinzaglio, ma da vero affetto. Non apprezzo certe forme di animalismo fanatico, provo indignazione per le stranezze di chi, essendo ricco, ricopre di cachemire e di pietre preziose il suo cane. Ma ho la convinzione che un cane e un gatto - ciascuno a suo modo - diano a chi li ha un tributo straordinario di serenità e di fedeltà.

Beninteso si può essere di parere diverso, e amare l'esclusiva vicinanza degli umani. Lo so, qualche contatto fisico o uditivo può capitare d'averlo con i cani pur non amandone la presenza. La vita implica sacrifici. Sapesse quanti umani sgradevoli mi è toccato di sopportare...