PAROLA_LETTORI

la stanza di Mario CerviChe errore rendere pop a tutti i costi l'opera lirica

Tanti, credo, abbiano presente la magnifica gonna azzurra indossata dalla ragazza del Bacio di Hayez. Se qualcuno arrivasse nei pressi del quadro, e al posto di questa gonna (non più di moda) dipingesse un bel paio di jeans, sarebbe chiamato al minimo vandalo. Inoltre la cosa avrebbe ripercussioni mondiali... Giusto! Mi piacerebbe sapere perché nei teatri d'opera ha già preso piede da tempo il permettere certi interventi “vandalistici” nei confronti d'opere liriche, e come ciò continui ad essere permesso e avallato dalle gerarchie che governano i teatri. Forse perché il pubblico dei veri competenti è più scarso e con meno potere mediatico (è vero anche che viene progressivamente educato all'ignoranza!). Ma ciò non toglie che la mancanza di rispetto verso gli autori delle opere (musicista e librettista) è altrettanto grave come la sostituzione con jeans alla gonna di Hayez. Un addetto ai lavori che commenta gli spettacoli lirici alla televisione se ne uscì con questa riflessione: «Perché non modernizzare anche i libretti delle opere?». Che Dio ce ne scampi: avremmo al posto di «Amami Alfredo» magari uno «Scopami Alfredo».
Milano

Cara amica, la sua lettera è divertente e intelligente, soprattutto nella conclusione. Rispondo inoltrandomi su un terreno che assolutamente non mi compete. Ma lei mi sollecita, e alla sollecitazione non mi sottraggo. La modernizzazione profanatrice delle opere liriche -ma anche del teatro- è roba vecchia. Ricordo un Amleto della compagnia inglese Old Vic cui ho assistito in anni remoti: dove il principe di Danimarca e altri personaggi indossavano uniformi moderne. Ho citato quell'Amleto lontano anche per dimostrare che ormai s'è visto e ascoltato tutto, le avanguardie sono diventate retroguardie, il più delle volte sarebbe opportuno che le trovate dei registi rimanessero perdute. Per fortuna -che io sappia, ma so poco- la musica non è stata profanata e nemmeno i libretti.

Viva Verdi come nel Risorgimento, Violetta e Alfredo non esortano a un drink nella happy hour, i lieti calici in cui si liba resistono ancora. Ma per quanto?

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