la stanza di Mario CerviNessuno può bere «l'amaro calice» al posto di Berlusconi

Egregio Dott. Cervi, mi scusi se La importuno ma vorrei fare una proposta al nostro amato Silvio: vorrei potermi sostituire a lui per la pena che dovrà subire ai servizi sociali. Unica condizione gli chiederò se per il tempo che dovrò assentarmi da casa mi potrà accudire la mia vecchia gattina Titta. La ringrazio di cuore e sono certa di non fare un atto di eroismo ma restituire ad un Grande Uomo quello che in questi anni lui ha dato a noi.
PS.(se sarò accetta nello scambio procurerò n° di telefono)

Cara Francesca, credo che a Palazzo Grazioli prenderanno buona nota della sua offerta, Che è tenera, ingenua e toccante. Lo scambio da lei proposto è irrealizzabile per due motivi. Il primo è che le sanzioni di legge sono personali. Più che mai lo sono se inflitte al Cavaliere: sul quale sono puntati gli occhi dei tanti affetti da una maligna e ossessiva bramosia punitiva nei confronti del grande Nemico.

Il secondo motivo è che Silvio Berlusconi non accetterebbe mai il di lei sacrificio, cara Francesca, e nemmeno sopporterebbe l'idea che l'anziana micia Titta soffra l'assenza della padrona. Titta non patirà la solitudine. Ma il suo, Francesca, resta un bel gesto d'affetto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica