STATO D'EMERGENZA PER GLI IMMIGRATI

Dal Nord Africa è iniziata la fuga verso l'Italia. Nel giro di sole 48 ore sono sbarcati oltre tremila clandestini. Il Consiglio dei Ministri straordinario convocato per oggi ha decretato lo stato di emergenza umanitaria a seguito dell’eccezionale afflusso diextracomunitari. Sacconi: "Abbiamo chiesto alla Ue di attivarsi"

STATO D'EMERGENZA PER GLI IMMIGRATI

Roma - Dal Nord Africa è iniziata la fuga verso l'Italia. Nel giro di sole 48 ore sono sbarcati oltre tremila clandestini. Il Consiglio dei Ministri straordinario convocato per oggi ha decretato lo stato di emergenza umanitaria a seguito dell’eccezionale afflusso di extracomunitari. Per fronteggiare l’emergenza sbarchi è stata attivita la protezione civile e le modalità di intervento straordinarie, come ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Riguardo all’eventuale riapertura del centro di accoglienza a Lampedusa il ministro ha sottolineato: "Non abbiamo parlato nel merito. È stato approvato l’atto formale. Ed è stata attivata la protezione civile e le modalità straordinarie di intervento. Anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha sollecitato l’utilizzazione della strumentazione straordinaria". Il ministro ha poi aggiunto che l’Italia ha ufficialmente chiesto alla Ue di attivarsi per fronteggiare l’emergenza".

Lampedusa invasa dai clandestini Non si arresta l'arrivo dei barconi. Sono 39 gli immigranti approdati questa mattina a Lampedusa, dopo i 272 arrivati in nottata in sette sbarchi consecutivi. Ma la centrale operativa della Capitaneria di Porto, che sta coordinando le operazione di soccorso, ha già localizzato altri due barconi carichi di profughi a circa venti miglia dall’isola.

Fino ad ora - secondo i dati ufficiali forniti dalla Guardia Costiera - sono circa 2800 gli extracomunitari, in gran parte tunisini, sbarcati a Lampedusa negli ultimi due giorni. Un numero destinato a superare quasi certamente quota 3 mila con l’arrivo degli ultimi due barconi ancora in navigazione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica