Che fine faranno i circoli del «Buon governo» di Marcello DellUtri e quelli della «libertà» di Michela Brambilla? La domanda se la sono posta ieri durante un vertice fiume nella sede azzurra di via dellUmiltà il coordinatore di Fi Denis Verdini e il reggente di An Ignazio La Russa. In particolare si è discusso della formula con la quale riconoscere statutariamente i circoli. DellUtri e Brambilla avrebbero chiesto di essere riconosciuti come soggetti promotori della prima ora del Popolo delle libertà, ma difficilmente andrà in porto questa soluzione. Laltro nodo statutario riguarda il tesseramento: Fi punta sull«on line», mentre An chiede un tesseramento vero e proprio. Presenti, nel pomeriggio, anche Fabrizio Cicchitto e Italo Bocchino, si è discusso anche di coordinatori regionali: si prova a chiudere prima del congresso di An, ma non è affatto scontato che ci si riesca.
Ad An (che spinge per una soluzione entro il week-end) spettano 6 coordinatori (due per il Nord, due per il Centro e due per il Sud), a Fi 14. I problemi sono soprattutto nel Mezzogiorno, dove gli aennini non si accontentano di Calabria e Sardegna.Lo statuto Ieri vertice fiume sui coordinatori e sul destino dei circoli DellUtri e Brambilla
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.