Antonio Bovetti
Il Santuario di N.S. del Suffragio a Recco è, in origine, un oratorio dedicato a San Martino nella zona dove oggi si trova l'ospedale cittadino. Nel 1557, in seguito alle feroci incursioni del pirata saraceno Dragut, Recco viene saccheggiata e bruciata, molti abitanti del paese sono fatti schiavi; a difesa del territorio il governo genovese costruisce un forte e viene eretto sul sito dell'oratorio di San Michele e i confratelli di San Michele si fondono con quelli di San Martino, facendo nascere una nuova confraternita dedicata al culto della Madonna.
Nei primi anni del 1600 l'oratorio è dedicato alla Natività della Madonna e l'8 settembre di ogni anno vengono celebrati la Santa Messa cantata e il vespro dall'Arciprete di Recco. Con loccupazione napoleonica loratorio viene chiuso, e solo dopo il 1815 la chiesa di nostra Signora del Suffragio di Recco viene riaperta, con grande gioia della popolazione, accendendo di nuovo il fervore della devozione tra i fedeli. L'allora sindaco, marchese Gerolamo Speroni, l'arciprete don Giuseppe Bava e il priore della Confraternita Francesco Carbone presentano la supplica al Papa di poter elevare l'Oratorio a Santuario e la grazia dell'Incoronazione della Vergine. Il Vaticano concede la richiesta e regala due corone d'oro con le quali l'8 settembre 1824 il cardinale Lambruschini incorona la Madonna con Bambino. Da quell'anno, l'8 settembre a Recco si festeggia la Madonna del Suffragio e la cittadina si mobilita per organizzare la manifestazione. Un pellegrino d'eccezione, lo scrittore francese Stendhal, in compagnia di una decina di persone, si trova a passare per Recco l'8 e 9 settembre del 1814, giorni di gran festa per la popolazione.
Il romanziere francese, estasiato da questa festa, nel 1818 scrive un racconto che qui in parte riportiamo.
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