da Londra
Difficile sapere se a Max Mosley sia rimasta almeno la solidarietà della famiglia. Da domenica scorsa, quando dalla prima pagina del News of the World è esploso lo scandalo dell'ormai arcinota orgia sadomaso in stile nazista, è stato un continuo (e unanime) prendere le distanze dal presidente della Formula 1. Amici e sodali di un tempo che ora ne chiedono le dimissioni. Antiche ruggini personali sono riemerse dietro lo sdegno generale che ha accompagnato la ferma censura al festino osé. Anche chi, come Bernie Ecclestone, in un primo momento aveva pensato (forse sperato) che si trattasse di un pesce d'aprile con qualche giorno di anticipo si è dovuto ricredere, correggendo il senso delle proprie affermazioni.
Mosley, l'indifendibile. Poco importa adesso come il domenicale britannico sia venuto in possesso di quelle immagini. Neppure chi abbia orchestrato la trappola fatale al numero uno della Fia. Quello che conta, adesso, è che Mosley prenda atto della gravità della situazione e si rassegni a subirne le conseguenze, dimettendosi. Non lo dice, ma lo pensa, Ecclestone, che ha invitato il «caro Max» ad «agire per il bene della Formula 1», dissuadendolo dall'azione legale contro il tabloid. «Se ne continuerebbe a parlare per anni, meglio chiudere questa storia al più presto», il saggio consiglio di Bernie.
Lo hanno affermato - loro sì esplicitamente - due vecchie glorie del circus delle corse, Jackie Stewart e Jody Scheckter, convinti che il presidente debba dimettersi prima della scadenza del suo mandato (ottobre 2009). Anche il Times, che da giorni dà ampio spazio agli sviluppi di questo scandalo a luci rosse (ma dai contorni vagamente antisemiti), ha preso una netta posizione di sfiducia nei confronti di Mosley. «I suoi comportamenti sono esclusivamente privati?» si è chiesto l'autorevole quotidiano promuovendo un dibattito tra i suoi lettori.
Tra i piloti il solo Nico Rosberg ha ricordato le responsabilità della gente di sport, che non deve mai scordare di rappresentare «modelli per i più giovani».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.