Cronaca locale

Stilisti a Palazzo Reale per «vestire» la Coca Cola

La Coca Cola Light, versione femminile della bevanda più famosa del mondo, si fa «vestire» da otto signore della moda italiana: Alberta Ferretti, Angela Missoni, Anna Molinari, Donatella Versace, Silvia Venturini Fendi, Veronica Etro, Rossella Jardini di Moschino e Consuelo Castiglioni di Marni. Ogni stilista preparerà quattro diversi «vestitini» per la celebre bottiglia protetta dall'ufficio dei brevetti Usa, esposta al Museo di arte Moderna di New York e consegnata al mito della cultura contemporanea dall'opera pop di Andy Warhol. Le 32 interpretazioni modaiole verranno battute all'asta il 24 settembre nel corso di una serata di gala organizzata a Palazzo Reale per raccogliere fondi a favore di «Milano per l'Abruzzo», l'encomiabile iniziativa del Comune per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. «Vorremmo aiutare soprattutto le nuove realtà imprenditoriali delle donne abruzzesi» ha detto ieri mattina Rodolfo Echeverria, amministratore delegato di Coca Cola Italia presentando il progetto «Tribute to fashion» nella sala stampa di Palazzo Marino con l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer in rappresentanza delle istituzioni cittadine che patrocinano l'operazione. Si spera che le 350 persone invitate all'asta la sera del 24 mettano mano al portafogli per accaparrarsi queste opere che dal 25 settembre verranno esposte in giro per la città, nei luoghi di culto modaiolo tipo Corso Como o via Montenapoleone. Di sicuro oltre a questa stravagante parata per cui viene usato l'inevitabile titolo «Fashion & the city», verrà aperto un temporary store alla Rinascente in cui saranno vendute (non s'è capito bene se per beneficenza o cosa, ma anche in questo caso si spera di sì) le bottiglie griffate della limited edition prodotta selezionando un motivo per ognuna delle stiliste. Fin qui tutto bello e tutto bene tranne un abuso della lingua inglese per presentare qualcosa che viene fatto durante per il mercato italiano durante la settimana della moda di Milano.

Alle legittime domande «cosa, dove e quando» i giornalisti presenti si sono sentiti rispondere: «Top secret, questo è un teaser di un grande evento che coinvolge l'intera città».

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