«Protestare» è la parola dordine. Imprese e moda si alleano per far sentire la propria voce. E i toni (alti) del presidente di Assolombarda Diana Bracco e del numero uno della Camera nazionale della moda Mario Boselli esprimono il disappunto per come si sta chiudendo la vicenda Alitalia per Malpensa. «Sono incredula, come imprenditore e anche come cittadina» allarga le braccia Bracco. Lunione tra Cai-Air France, a un passo dallaltare, rischia di penalizzare non solo le aziende ma anche il settore della moda a favore, guarda caso, delleterna rivale Parigi. Dal 17 al 20 gennaio sfilano sulle passerelle milanesi le Collezioni Uomo, un mese dopo (25 febbraio-4 marzo) cè Moda Donna. «Significa far venire qui 2.500 giornalisti da 42 Paesi - tuona Boselli -. I nostri stilisti sono imbufaliti. Se poniamo ostacoli, regaliamo su un piatto dargento un settore deccellenza, e Parigi è laltro grande interlocutore. Non si può mancare di rispetto a uneccellenza, Milano è capitale del prêt-à-porter». È furioso, «siamo così bravi che facciamo venire i compratori. Ma se non hanno accesso facile non vengono. Abbiamo ancora 24 ore per protestare». Come? «Una telefonata a quelli giusti». La presidente di Assolombarda fa presente che oggi a Malpensa «abbiamo tre voli intercontinentali, uno giornaliero e due bi o trisettimanali». Se finisce di essere un hub, «perdiamo almeno un giorno su ogni viaggio per gli scali, e un giorno costa».
Ma da Roma arriva uno spiraglio. Il premier Silvio Berlusconi due giorni fa aveva rassicurato il leader della Lega Umberto Bossi: «Più rotte su Malpensa e lo sblocco dei negoziati bilaterali sugli slot». Parole seguite ieri dai fatti: un emendamento (ribattezzato salva-Malpensa), firmato dai relatori al decreto anti-crisi che garantisce i livelli occupazionali e prevede che il ministero delle Infrastrutture e degli Esteri «definiscano entro 30 giorni dallentrata in vigore nuovi accordi bilaterali nel settore del trasporto aereo» nonchè la modifica dei vigenti per «ampliare il numero dei vettori ammessi a operare sulle rotte nazionali, internazionali e intercontinentali», già presentato dal Carroccio. «È fondamentale che Malpensa tenga» afferma il ministro dellEconomia Giulio Tremonti. Soddisfatta Letizia Moratti: «Avrà un impatto positivo nel medio periodo e corrisponde a quanto abbiamo proposto dallestate 2008».
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