STOMP Tutto a tempo fra danze e percussioni

Da martedì allo Smeraldo il celebre gruppo di rumoristi che da 16 anni suona tubi e coperchi

Sono ormai sedici anni che quei bidoni ci tengono il tempo. Dal suono grave di un timpano improvvisato, che a ogni colpo ti vibra in petto, agli schiaffi acuti e metallici di qualche coperchio, al discreto e inesorabile fruscio di un mazzo di chiavi, non c’è gamma percussiva, non c’è colore sonoro che dalla tavolozza immaginifica degli Stomp non si sia riversato sull’ascoltatore. Qualsiasi amante del ritmo, lo sa: il mondo che ci circonda è pieno di potenziali strumenti, una giungla di oggetti che ti guardano, se ne stanno lì a due passi da te e sono pronti a rivelarti il proprio segreto, un suono imprevisto, una nota misteriosa. Ecco perché gli Stomp, da più di tre lustri, girano il mondo e riempiono i teatri: sono un concentrato di fantasia, danza, colori e musica il cui show finisce per essere «terapeutico». Quando la vita moderna sembra scivolarti dalle mani, loro, i ragazzi di Stomp sono lì a ricordarti che invece tutto può restare a tempo. Al Teatro Smeraldo la «cura del ritmo» chiamata Stomp torna con la sua infallibile ricetta: nata a Brighton, nei primi anni ’90 dal genio di Luke Cresswell e Steve McNicholas, questa compagnia di «rumoristi» non ha mai dimenticato le radici della propria ispirazione, che affondano nella strada.
È da lì, dall’asfalto metropolitano, che Stomp prende sempre il via: è quella la scenografia di uno spettacolo che racconta delle nostre città, New York, Londra, Milano, Tokyo, Parigi. Le storie e i linguaggi di Stomp sono nelle mille situazioni urbane: innumerevoli quadri nei quali la «banda Stomp» si muove danzando e percuotendo, mischiando tempi rock e funky, passi hip-hop, flamenco e tip tap. La lezione di Stomp è chiara: la città non è necessariamente un inferno alienante, se si sa interagire con il prossimo e con la musica che pulsa attorno. E siccome non si può e non si deve vivere di solo asfalto, ecco l’iniziativa che vede coinvolti i ragazzi di Stomp insieme al Comune: domani, la compagnia ritmica britannica si fa testimonial del progetto «I Lav Milan», che promuove un maggiore rispetto per la città. Dalle ore 15 in Parco Sempione, la «giornata della pulizia» terminerà infatti nel pomeriggio con un’esibizione degli Stomp, a beneficio dei milanesi più sensibili al decoro e alla tutela del verde. Da sempre gli Stomp sono sensibili alla causa ecologica, tanto che si sono resi protagonisti di iniziative analoghe in altre città del mondo, come a New York, dove si sono esibiti a Times Square e a Central Park. Oggi, Stomp si divide in diverse compagnie, due delle quali attraversano senza sosta gli Stati Uniti e il Sud America, ovunque, riscuotendo successo.

Il linguaggio di questa «comunità» è infatti universale, e onomatopeico come il nome che si è scelto. Un linguaggio chiaro e nitido: fosse il nostro «esperanto», si eviterebbero un sacco di equivoci.
Stomp
Teatro Smeraldo
da martedì al 7 ottobre
ingresso 36-30-20-18 euro
informazioni 02.29.00.67.67

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