Un parcheggio in una zona considerata un vero gioiello dellarte romanica, ed è subito scandalo e reazione durissima dei residenti: «No al parcheggio in SantAmbrogio - tuona un comitato di cittadini sul piede di guerra -. La piazza diventerà un caos e intanto non sappiamo dove lasciare la macchina».
In attesa di una dichiarazione della Soprintendenza, scende in campo lassessore ai trasporti Giorgio Goggi che non lascia inevasa alcuna domanda, fa chiarezza sulle intenzioni di Palazzo Marino e promette subito: «Il parcheggio non si farà se dagli scavi disposti dalla Soprintendenza Archeologica emergeranno dei reperti storici. Voglio sgombrare subito il campo da interpretazioni distorte sulloperato della giunta comunale che si vorrebbe tutta proiettata a sfruttare in modo indiscriminato il sottosuolo pubblico per dare spazio ad auto da posteggiare. Non è questa la nostra intenzione, i progetti dei parcheggi in project financing nel centro sono sottoposti a procedure rigorose e molto rigide. Ma se dagli scavi non affiorasse nulla, come è avvenuto in piazza Meda, non vedo il motivo per cui il Comune debba rinunciare a mettere ordine attorno a SantAmbrogio».
Lassessore continua: «La localizzazione di una struttura interrata in piazza SantAmbrogio è stata approvata nel luglio 1985 dalla giunta Tognoli.
Liter della pratica è stato trasparente e analogo rispetto ci sarà anche nei futuri passaggi della vicenda progettuale».
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