Aveva scritto sulla sua pagina Facebook: «Le notizie che arrivano da Bologna impongono un atto di verità. Da oltre trentanni la strage alla stazione è marchiata ideologicamente. Cancellate la parola fascista da quella lapide, chiedete giustizia vera per i troppi innocenti assassinati, non cercate colpevoli qualunque. La pista palestinese è stata colpevolmente trascurata per troppo tempo: è lora della verità»». Oggi, incassato un «si vergogni» scandito sulla stampa dal presidente dei parenti delle vittime, Paolo Bolognesi, che alla pista mediorentale non crede e aggiunge: «Noi non abbiamo dubbi: in questi anni tutte le piste internazionalì si sono rivelate delle bufale, messe tra i piedi dei giudici per confondere le acque», il leader de La Destra, Francesco Storace passa al contrattacco: «Il presidente dellassociazione familiari delle vittime della strage di Bologna - scrive Storace sul social network - mi invita a vergognarmi, sulla edizione locale di Repubblica, per aver chiesto di ripulire la lapide alla stazione.
Si vergogni lui - conclude lesponente del La Destra - che di mestiere fa il negatore di giustizia».
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