Storia e Tv: Da Eichmann a Priebke, si riapre la caccia al nazista

[Su History Channel una miniserie racconta la sciarada internazionale sulle tracce dei seguaci di Hitler

«Fu una operazione grossolana. Ma, come spesso accade, sono le operazioni grossolane quelle che riescono meglio». Così uno degli agenti del Mossad - che la sera dell'11 maggio 1960 catturò il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann - riassume nella prima puntata di Nazi Hunter (in onda questa sera alle 22 su History channel) quella che è forse è l'azione più famosa di uno dei servizi segreti più famosi ed efficienti del mondo. Sì, perché se Israele è Israele lo deve anche al fatto che i suoi 007 sono riusciti a catturare uno dei responsabili della «soluzione finale» a migliaia di chilometri da Gerusalemme, nonostante tutti i suoi sforzi per nascondersi (abitava in una bettola isolata in un clima di assoluta paranoia). E non si trattò semplicemente di catturarlo: la squadra di specialisti, capitanata da Rafi Eitan, riuscì a drogare Eichmann, che per gli argentini era (almeno ufficialmente) il signor Riccardo Klement, e a caricarlo su un areoplano dell'ElAl (la compagnia di stato israeliana) che aveva portato dei diplomatici a Buenos Aires. Eichmann fu fatto passare per un assistente di volo che aveva bevuto troppo, gli agenti presero il posto dei diplomatici che rimasero a terra.
Ma questa incredibile storia raccontata da arzilli vecchietti (oltre allo stesso Rafi Eitan anche Avrham Bendor e Zvi Aharoni il primo che riuscì a fotografare Eichmann per identificarlo) che vengono aiutati nella narrazione da filmati di docu-fiction molto accurati, non è l'unica chicca della miniserie che ricostruisce alcuni degli episodi salienti di quella che è stata la più grande sciarada internazionale del secondo Novecento: la caccia internazionale che ha contrapposto i nazisti in fuga a uomini come Simon Wiesental. Nella seconda puntata l'attenzione si concentrerà sul caso di Erich Priebke rifugiatosi a San Carlos de Bariloche, città argentina ai piedi delle Ande. Un luogo ideale: fondata nel 1895 da tedeschi e italiani provenienti dalla provincia bellunese ha un aspetto da presepe tirolese e un germanofono passava totalmente inosservato. Tanto che Priebke, diversamente da Eichmann, non fece sforzi enormi per nascondere il suo passato (essere cercato dagli italiani, in effetti, è molto diverso che essere cercato dal Mossad). Ci pensò a rintracciarlo il giornalista americano Sam Donaldson, assieme ad un'agguerritissima troupe dell'Abc. Una volta identificato lo raggiunsero per strada facendogli una bruciante intervista relativa all'eccidio delle Fosse ardeatine. Immagini che ancora oggi hanno una forza narrativa enorme, con il vecchio ufficiale che si difende sostenendo di aver obbedito agli ordini e l'anchorman americano che lo incalza. Come la vicenda si sia trascinata in seguito è noto tra sentenze e controsentenze della giustizia del nostro Paese.

In Israele su Eichmann dubbi ne ebbero meno. Lo processarono lo impiccarono e lo cremarono. Le ceneri vennero messe in un secchio e gettate in mare aperto. Il secchio fu sciacquato molto accuratamente con acqua di mare perché nulla di lui tornasse a terra.

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