RomaPalazzo Madama costa la metà di Montecitorio anche perché i senatori sono circa la metà dei deputati. Le previsioni di spesa 2009 si sono attestate a 594,5 milioni, meno del 50% di quelle della Camera.
Indennità e rimborsi dei «laticlavi» ammontano a 73,8 milioni. A questa voce bisogna sommare gli 81 milioni per i senatori cessati dal mandato e gli oltre 250 milioni per personale in servizio e a riposo ai quali si aggiungono altri 21 milioni per gli esterni. Sono oltre 420 milioni e rappresentano fondamentalmente le spese vive.
Perché se si guarda il resto della spesa corrente la cifra non è poi così esosa. Nel 2009 sono stati previsti 83,7 milioni, il 10% in meno rispetto allanno precedente. A prima vista, però, i risparmi più evidenti sono stati conseguiti sui costi delle attività: sono stati tagliati il cerimoniale e le attività internazionali, ma anche le commissioni di inchiesta come alla Camera. Dimezzati anche i servizi di supporto funzionale a 1,9 milioni.
Insomma, non si può dire che il presidente Renato Schifani non si sia adoperato. Sono state infatti azzerate le spese per i corsi di lingua. E poi a voler proprio cercare il pelo nelluovo bisogna sottolineare come siano rimaste invariate le spese per la comunicazione istituzionale (10,9 milioni dei quali 6 milioni sono rappresentati dalla stampa degli atti parlamentari), per locazioni e utenze (9,6 milioni e 5 milioni se ne vanno in affitti), mentre siano leggermente aumentate rispetto allesercizio precedente quelle per pulizie e facchinaggio a 5,4 milioni. Due milioni per la bolletta della luce e 1,2 milioni per le spese di telefonia.
Quei 5 milioni per le spese di trasporto dei senatori sono tutti quanti necessari? Domandarlo è lecito così come non è peregrino interrogarsi sui 500mila euro spesi per la cancelleria. Il Senato non acquista generi alimentari ma per il 2009 prevedeva di spendere 20mila euro in posate e stoviglie e 160mila in biancheria e tende. Analogamente la stima di 500mila euro in arredi e tappezzeria, seppur in calo rispetto ai 900mila del 2008 forse è meritevole anchessa di una piccola riflessione.
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