La strada verso i soldi? È lastricata di tentazioni

Fabio Caressa conduce un gioco di strategia nella giungla malese: 12 concorrenti e 300mila euro da dividere...

La strada verso i soldi? È lastricata di tentazioni
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Una Corsa all'Oro al contrario. Nella quale, cioè, non è la speranza di trovarlo, bensì di non perdere quello che già hai, a farti arrivare alla meta. Alla base di Money Road Ogni tentazione ha un prezzo - lo strategy game targato Sky e Blu Yazmine in arrivo da domani tutti giovedì per sei settimane su Sky Uno, in streaming su Now e in simulcast su Tv8 è davvero un'intuizione demoniaca a generare quello che è, nelle parole del conduttore Fabio Caressa (foto), «un esperimento sociale». Il diavolo è nei dettagli, si dice. In questo caso i dettagli sono le tentazioni: giusto quello che, ai 12 concorrenti chiamati ad attraversare la giungla della Malesia in due settimane sfidando picchi di 40 gradi di temperatura, 94% di umidità, insetti e animali vari, infortuni, non è stato detto al momento dell'arruolamento. In breve: al gruppo (composto da persone comuni) viene promesso un montepremi collettivo di 300mila euro da dividere in parti uguali. Durante lo stremante percorso, però, verranno fornite diverse tentazioni, tutte a prezzo salato, che verranno scalate dalla somma totale. Ogni scelta individuale impoverirà il gruppo. Un giorno senza zaino sulle spalle? 500 euro. Una notte in un hotel? Duemila euro. Un piatto di spaghetti cucinato dallo chef Giorgio Locatelli (ci sono anche le guest star)? Un segreto. «Una sfida spiega Caressa - eterna e quanto mai attuale: quella tra individualismo e altruismo».

Al commentatore di tanti incontri sportivi spetta il compito di apparire qui e là nella giungla e spiegare ai concorrenti le tentazioni «sempre imprevedibili».

La ricetta dello show (ispirato dall'internazionale Tempting Fortune, «ma adattato e migliorato» specifica Ilaria Dallatana di Blu Yazmine) è quella di puntare su concorrenti sconosciuti, generando nello spettatore la domanda «cosa farei io in quella situazione?» e con una morale di fondo, come spiega Caressa: «Se questo show mi ha insegnato qualcosa è evitare un giudizio assolutistico sulle persone. Ognuno fa le sue scelte in base al proprio vissuto». E a proposito, chissà se tutti arriveranno alla meta. «Ma chi si ritira conclude Caressa fa diminuire il montepremi di chi resta».

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