Piede pesante sull’acceleratore. Più di mille multe al mese per eccesso di velocità, 3.214 da gennaio a marzo. È la guida spericolata a guidare la classifica delle sanzioni nei primi tre mesi dell’anno. Nello stesso periodo i vigili hanno dato l’alt e multato per comportamenti rischiosi al volante 955 automobilisti senza cinture di sicurezza, 131 milanesi che guidavano ubriachi, 12 sotto effetto di stupefacenti, 27 in moto senza casco. Preoccupante la guida sotto sballo, circa 50 multe al mese. Ma fa presente l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci che il Comune offre già alternative all’auto per evitare di mettersi sulle strade rischiando per se stessi e per gli altri. Ad esempio il bus by night fuori dalle discoteche, già usato l’anno scorso da 20mila giovani, o la metropolitana aperta il sabato fino alle due. Più positivo il quadro degli incidenti, che nel 2008 hanno registrato un calo rispetto all’anno prima: del 14,4 e del 14,2% se si considera l’area dentro o fuori Ecopass, e rispettivamente del 4,6 e del 6,7 per cento quelli con feriti.
Tra gli interventi che il Comune, insieme ad Agenzia per la mobilità e Politecnico, sta mettendo a punto per migliorare la sicurezza sulle strade in città c’è la creazione di 12 zone residenziali, di fatto già esistenti nei fatti ma che verranno meglio delimitate dai segnali di inizio e fine e regolate a seconda dei casi con sistemi di circolazione a tutela dei pedoni e dell’ambiente, ad esempio con rotatorie, dossi, velocità non superiore ai 30 chilometri l’ora. Le aree già individuate sono quelle di via Cardinal Ferrari, Gaudenzio Ferrari, San Vincenzo, XX Settembre, Arco della pace, via Numa Pompilio, dei Pellegrini, Orti, Conservatorio, Mozart, corso Magenta e Garibaldi. Tra queste, una verrà scelta da Comune e Fondazione Ania per la tutela stradale, che finanzierà la creazione di un vero e proprio quartiere modello, un laboratorio dove sperimentare interventi di sicurezza stradale e bissarli poi nel resto della città. Fondazione 3M, che ieri a Palazzo Marino ha presentato dati e proposte per abbattere del 50% gli incidenti entro il 2010, è disposta invece a sponsorizzare la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali in viale Monza, con strisce di colori diversi, lampeggianti, segnalazioni ad hoc. «Un progetto interessante - spiega Carlo Montalbetti della Lista Ferrante - perché sull’asse Monza-Buenos Aires si verificano centinaia di incidenti l’anno». Tra le critiche della Fondazione, la segnaletica stradale troppo confusa in città, spesso non omogenea o danneggiata, ma l’assessore assicura: «Stiamo lavorando per riordinarla, e arriveranno i timer sui varchi Ecopass». Anticipa poi la creazione di 30 attraversamenti pedonali sicuri per una spesa di 10 milioni, mille strisce anti-sdrucciolo (già realizzate nel 2008 con 450mila euro), 700 nuovi scivoli per disabili, 250 rallentatori di velocità, un Ufficio viabilità utenza debole. Montalbetti ha proposto la creazione di «Zac», ossia zone «ad alta ciclabilità», mentre il consigliere del Pd Aldo Ugliano invita banche e assicurazioni a favorire la diffusione di airbag per i motociclisti, che costano circa 350 euro a modello. Più difficile che possa essere esaudita la richiesta del Touring Club di avere segnali stradali in inglese per l’Expo: «Il codice della strada non lo consente - spiega Croci - ma avanzeremo la richiesta di una modifica a Roma».
Da un ricerca dell’Ania risulta che nel 2007 il 53% dei pedoni deceduti per incidenti stradali aveva più di 65 anni, l’ora più a rischio le 18, i mesi ottobre e novembre. In bicicletta invece la metà delle volte è stata colpa dei ciclisti, gli orari «di punta» le 9, le 18 e l’una di notte.
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