Il problema della Roma non è il ginocchio di Totti, né l'abulia di Vucinic, non è la cessione di Aquilani e neppure il mancato acquisto di una punta di ruolo, non sono gli errori arbitrali e i tanti infortuni. E tanto meno la non assimilazione degli schemi di Ranieri. No, il vero problema della Roma sono... Pellissier, Bentivoglio, Pinzi e Granoche. Giocatori di quel Chievo che è ormai l'alter ego della Roma in serie A: un gemellaggio che, con tutto il rispetto per i gialloblù del Ceo, che hanno fatto finora più di quel che ci si aspettava, non promette certo bene per una squadra che ambiva alla Champions League.
Ma andiamo con ordine. Tutto ha inizio il 23 agosto, prima giornata di campionato: il Chievo perde a Torino con la Juventus 1-0, la Roma la imita poche ore dopo nel posticipo domenicale, soccombendo 3-2 a Genova con i rossoblù. La giornata dopo, un'altra sconfitta doppia: la Roma tracolla in casa contro la Juventus (1-3), i gialloblù di Di Carlo perdono in casa con la Lazio (1-2) pur giocando una buona partita. Segue la pausa per le nazionali. Si riprende con la nuova guida tecnica a Trigoria, Claudio Ranieri, che rianima i giallorossi (vincitori 2-1 a Siena) ma anche i veronesi, che vincono a Bologna 2-0. Altra doppia vittoria alla quarta: il Chievo batte il Genoa 3-1, e nel posticipo serale con lo stesso punteggio la Roma travolge la Fiorentina, giocando la migliore partita dello scorcio di stagione. Passano pochi giorni e arriva il primo turno infrasettimanale: mercoledì 23 settembre la Roma ottiene un rocambolosco pareggio a Palermo in un diluvio di pioggia e di gol (3-3, con un rigore in extremis di Totti a fissare il punteggio), mentre il Chievo ottiene lo stesso risultato in modo assai più soporifero in casa del Siena. Nell'ultiam giornata settembrina, la sesta, la Roma strappa un altro pari all'ultimo respiro in Sicilia, a Catania (1-1 con zampata di De Rossi al 92'), mentre il Chievo pareggia con un gol di rapina di Pellissier il gol del vantaggio dell'Atalanta (Tiribocchi) impattando con lo stesso punteggio al Bentegodi. Ma la sindrome del Chievo per la Roma non finisce qui: alla settima giornata, il 4 ottobre, la Roma batte il Napoli 2-1 in rimonta, mentre il Chievo espugna Cagliari: e i gol decisivi, di Totti e Marcolini, sono praticamente quasi contemporanei. All'ottava giornata il Chievo nel pomeriggio si fa battere da Bari 1-2: segnale sinistro per la Roma, impegnata in serata a Milano con i rossoneri. La Roma parte bene in serata, passando in vantaggio con menez e sprecando il raddoppio. Ma la maledizione è in agguato e il Milan ribalta il risultato. Infine ieri: la Roma nel pomeriggio si fa battere in casa dall'ultima in classifica, il Livorno (1-0) e il Chievo, nel posticipo serale contro il Milan, sembra finalmente rompere l'incantesimo restando in vantaggio fino all'81 e subendo poi l'uno-due di Nesta.
Ergo: nove partite, nove risultati identici nel segno (anche se non sempre nel punteggio). Basta prendere la calcolatrice per scoprire che questo gemellaggio lungo due mesi (e non ancora finito) tra due squadre è un evento che ha una possibilità di verificarsi su tre alla nona, quindi di una volta su 19.683. Questo sul piano puramente statistico. Se poi consideriamo il diverso lignaggio e le diverse ambizioni delle due squadre, quello che accade da due mesi a Roma e Verona sembra ancora più improbabile. Per intenderci: è capitato più volte che due squadre avessero un cammino comune per diverse giornate: ma in questo caso si trattava di squadre di vertice che inanellavano varie vittorie consecutive, e quindi c'era una chiara spiegazione tecnica dietro l'evento.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.