Terna dà laddio al Brasile con quasi un miliardo di euro in più in tasca e si concentra sul mercato italiano: ieri ha infatti annunciato di aver venduto la sua controllata Terna Participacoes per 809 milioni di euro alla brasiliana Cemig.
Terna, che è stata assistita da Rothschild, finora aveva investito in Brasile 250 milioni di euro e ottiene un incasso più che triplo e con un forte premio sul valore dellazione sul mercato brasiliano: la Borsa ha apprezzato la decisione e il titolo Terna ha chiuso ieri con un guadagno del 4,78 per cento. Tra laltro, al closing delloperazione, Terna incasserà anche la restituzione di un prestito di 170 milioni che aveva fatto alla controllata nel mese di febbraio. In tutto, quindi, quasi un miliardo.
Per Terna si tratta di un ritorno a casa dopo unescursione in un mercato che inizialmente si era mostrato promettente ma che negli ultimi due-tre anni dava sempre minori garanzie di redditività per una forte concorrenza tra gli operatori nellaggiudicarsi le licenze. «Loperazione ci consente di valorizzare al meglio la partecipazione cedendola a un valore molto attraente, sostanzialmente superiore al valore di carico e circa il doppio del valore di mercato ai primi di febbraio», ha dichiarato lad Flavio Cattaneo. Di fatto, con gli 809 milioni, Terna incassa subito quello che avrebbe incassato con gli utili attualizzati nei prossimi ventanni. E soprattutto porta a casa liquidità che le potrà servire per una futura espansione. Anche se lincasso ha un valore quasi pari allesborso per il recente acquisto della rete Enel ad alta tensione, fonti vicine a Terna fanno notare che quelloperazione era già totalmente finanziata e che la liquidità servirà per lo sviluppo della rete italiana e per eventuali collegamenti internazionali.
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