Dopo tante polemiche la 63ª edizione del Premio Strega è giunta alla prima vera selezione: dei 12 libri in gara ora ne restano soltanto 5. Ecco autori e libri che si contenderanno la vittoria al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, il prossimo 2 luglio: Tiziano Scarpa con Stabat Mater (Einaudi, che ha ottenuto 59 voti dagli Amici della domenica che hanno votato in 350 dei 400 aventi diritto); Massimo Lugli con Listinto del lupo (Newton Compton, 45 voti); Cesarina Vighy con Lultima estate (Fazi, 42 voti); Antonio Scurati (nella foto) con Il bambino che sognava la fine del mondo (Bompiani, 40 voti); Andrea Vitali con Almeno il cappello (Garzanti, 35 voti). Dunque i tre favoriti per la vittoria finale, Scarpa, Scurati e Vitali, ci sono, come da facilissimo pronostico. Ma Lugli e Vighy vantano cospicui bottini di preferenze che forse da ieri sera preoccupano il trionfatore (ex aequo con Pino Roveredo) del «Campiello» 2005 e il bestsellerista lacustre. Dunque la competizione (da cui escono Ugo Barbàra, Filippo Bologna, Dario Buzzolan, Gaetano Cappelli, Cristiano Cavina, Linda Ferri, Giorgio Vasta) si annuncia avvincente. Parlare di outsider, per Lugli e soprattutto per Scarpa, sarebbe fuori luogo. Perché la vera sorpresa è Cesarina Vighy, lesordiente settantenne che nellintervista di questa pagina spiega il suo rapporto con la malattia e con la scrittura. Polemiche dietro langolo? Nel gioco delle previsioni, ci stanno, alla luce di quanto accaduto in maggio.
Allora, quando venne selezionata la dozzina, Angela Scarparo, che concorreva con Larte di comandare gli uomini (Manni) lamentò che le sue schede di candidatura erano addirittura state gettate via per errore. Tuttavia, comunque vada, fra meno di un mese, ad aggiudicarsi la 63ª edizione del premio «Strega» non sarà un libro da buttare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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