Antiossidanti per migliorare la qualità di vita del paziente con tumore, stimolando la reazione immunitaria dellorganismo. Il tema è stato ampiamente dibattuto nei giorni scorsi a Milano, allIstituto dei Tumori (Int), nel corso di un convegno scientifico «Stress ossidativo e infiammazione nel malato oncologico», organizzato dal Gruppo medicine e terapie complementari in oncologia (Me.Te.C.O). Unoccasione scientifica di alto livello, mirata ad offrire una panoramica aggiornata sulle problematiche legate allo stress ossidativo del malato oncologico e sulle infezioni che, allo stato attuale delle ricerche, sembrano svolgere un ruolo importante nellinsorgenza non solo di numerose patologie degenerative neurologiche, vascolari, osteoarticolari, ma anche neoplastiche.
«I tumori per crescere devono presentare dei danni al loro DNA e alcuni di questi sono legati allo stress ossidativo», afferma il dottor Marco Pierotti, direttore scientifico della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. «Ma necessitano anche di un particolare microambiente per svilupparsi e diffondersi. Linfiammazione fornisce questo particolare microambiente».
Va detto che lo stress ossidativo è una condizione patologica causata dalla rottura dellequilibrio fisiologico, in un organismo vivente, fra la produzione e leliminazione, da parte dei sistemi di difesa antiossidanti, di specie chimiche ossidanti. Questultime e i radicali liberi svolgono ruoli importantissimi, come la difesa nei confronti dei batteri, la trasmissione dei segnali biochimici fra le cellule, il controllo della pressione arteriosa. E solo il loro eccesso, però, generalmente riferito ad una o più classi di ossidanti, ad essere implicato nello stress ossidativo, oggi ritenuto associato ad oltre cento patologie umane (quali aterosclerosi, ipertensione arteriosa, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer, diabete mellito, colite, artrite reumatoide) ed essere importante nel processo di invecchiamento.
Correre ai ripari, prima che «sia troppo tardi», sembra però possibile: attraverso una precisa valutazione e correzione dello stress ossidativo e dello stato infiammatorio. Più in particolare con una corretta alimentazione, eventualmente ricorrendo, in alcuni casi, anche alluso di integratori alimentari e farmaci anche omeopatici. Controllare ciò che mangiamo è vitale.
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