Stress da rientro? Un buon libro per tirarsi un po’ su

È un’operazione che richiede metodo. E tempo, anche se sembra di non averne già più, anche se pare di essere subito, di nuovo sommersi. Resistere allo stress da rientro, riscoprire un ritmo nel lavoro, nella routine, nelle mille cose da fare è un esercizio che richiede impegno, serio: lo ammettono pure gli psicologi, i medici, gli esperti vari. E allora, anche se sembra impossibile, bisogna ritagliarsi uno spazio per sé, con un libro (o più di uno, l’accumulo sul comodino non è una malattia grave): per riflettere, distrarre la mente, recuperare. Un po’ come si fa in vacanza. Ecco che cosa scegliere, lettore per lettore.

PENSIEROSI
Per chi ama indulgere sugli stati d’animo c’è il nuovo romanzo di John Banville, Teoria degli infiniti (Guanda), storia familiare e di dèi arrabbiati. Ma pure, su un fronte più «choc», i nove racconti di altrettanti autori italiani di Drugs, esperienze di dipendenze narrate fra gli altri da Gianni Biondillo, Marcello Fois e Marco Vichi (Guanda). E poi La leggenda del morto contento di Andrea Vitali (Garzanti) e La valle degli orsi di Angiola Tremonti (Bompiani). E sempre una storia di donne è Le regine di Freeville della giornalista Amy Dickinson (Corbaccio), generazioni di femmine fortissime in un paesino della campagna americana. Un giallo per i più riflessivi è Leopardo di Jo Nesbo (Einaudi stile libero), thriller in salsa politica. Un classico, per sdrammatizzare, Il giovane Holden di Salinger.

ANIMALISTI
Chi si batte contro il consumo di carne a tavola non può perdersi Se niente importa di Jonathan Safran Foer (Guanda), ma pure le avventure di vita in famiglia raccontate da Franco Marcoaldi in Baldo. I cani ci guardano (Einaudi). E per gli amanti dei felini c’è un nuovo volume della serie Gattoterapia, dedicato alla casa (Salani). Il thriller in questo caso arriva dal freddo ed è Il superstite di Dorn (Corbaccio). Un classico? La mia Africa di Karen Blixen, storia raffinata e tutta umana nel continente della natura selvaggia.

NOSTALGICI
Si comincia col vintage, in questo caso Flatlandia, il classico di Edwin Abbot (ripubblicato da Einaudi): il mondo raccontato dal protagonista Quadrato. E di matematica e fisica si parla anche in Wavewatching, saggio sull’osservazione delle onde scritto da Gavin Pretor-Pinney (Guanda), sulla scia del precedente Cloudspotting, dedicato alle nuvole. Ci sono poi le liriche di Gianni Clerici, il cantore del tennis, raccolte in Il suono del colore (Fandango). Nostalgia al femminile è invece Una moglie a Parigi di Paula McLain (Neri Pozza): la sposa del titolo è la prima moglie di Hemingway. Per cui a questo punto, un classico sono le mitiche interviste della Paris Review, pubblicate in Italia da Fandango. E per chi ama i gialli, La libreria del buon romanzo di Laurence Cossé (Edizioni e/o), misteri ambientati tra gli scaffali.

ROMANTICI
Il primo consiglio è per una storia di passione e di un passato doloroso: Il gabbiano di Sandor Marai (Adelphi); poi ci sono l’ultimo volume della trilogia di Katherine Pancol, Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì (Dalai editore) e l’ingannevole serenità di In un amore felice di Guido Ceronetti (Adelphi). E poi Tutto per amore di Catherine Dunne (Guanda); Se tu fossi qui di Maria Pia Ammirati (Cairo editore), sullo choc di scoprire che la persona amata era in realtà del tutto sconosciuta. Ma ci sono pure la Sicilia molto arcaica e passionale di Manna e miele, ferro e fuoco di Giuseppina Torregrossa (Mondadori) e la Laguna affascinante e cosmopolita raccontata ne Il mito veneziano di Enrica Roddolo (Vallardi). E l’amore di una famiglia con un figlio down, nell’Italia di qualche decennio fa, quella di Il futuro è lunedì di Annamaria Bonucci (Corbaccio). Un giallo? L'uomo inquieto di Mankell (Marsilio), ultima avventura del commissario Wallander. E per non assaporare soltanto zucchero, Morte a credito di Céline.

IPERATTIVI
Siete tornati al lavoro ma, in fondo, non vi siete mai rilassati neanche in vacanza? Allora ecco il libro per quelli come voi, ovvero Perché gli ingegneri si siedono come scimpanzé e le prof parlano con le ginocchia?, una guida (ironica) di Allan & Barbara Pease (Rizzoli) per scoprire «i segreti del linguaggio del corpo per avere successo sul lavoro». Ma anche Mia moglie è cintura nera di shopping (Liberamente), raccolta di battute esilaranti da ogni epoca e luogo. O per prendervi una pausa (breve, per carità), Yoga facile e Pilates facile, con illustrazioni (Vallardi).

Sul fronte thriller ci sono invece le ormai tradizionali indagini di Kay Scarpetta, in questo caso Autopsia virtuale di Patricia Cornwell (Mondadori). E se volete un classico, per staccare ci sono I Quaderni di Emile Cioran (Adelphi).

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