Dopo la polizia e i carabinieri anche i ghisa hanno deciso che il loro è un mestiere troppo stressante e hanno «assunto» un paio esperti a cui raccontare le loro ansie, per la pistola, le notti in strada, la conflittualità con gli automobilisti. Il corpo ha appena stipulato una convenzione con uno psicologo e uno psicoterapeuta. Un servizio a carico non del cittadino ma del «Fondo Benefico», fondo creato dagli stessi vigili versando due euro al mese.
Da tempo i vertici delle diverse forze dell’ordine hanno compreso come il personale, in particolare quello impegnato in strada, abbia bisogno di un supporto psicologico. I carabinieri possono contare su un servizio ricavato all’interno della «infermeria regionale» gestita da medici militari. Dove operano anche un paio di psicologi che possono essere consultati in forma anonima dai militari, in servizio o in congedo, e i loro famigliari. Solo in casi gravi, e incompatibili con il servizio, il terapeuta riferirà al medico militare. Anche la polizia di Stato ha un consulente esterno che opera nell’ambito del proprio servizio sanitario interno. Anche se a brevissimo il capo della Polizia dovrebbe firmare l’apertura di bandi di concorso per assumere nei ruoli tecnici degli psicologi con la divisa. In casi particolari può comunque essere attivato uno degli psicologi già in ruolo che però devono spostarsi da Roma. Molto utile anche il supporto dei «Pari», poliziotti che hanno subito e superato traumi di servizio e per questo, dopo un adeguato corso, possono diventare il primo supporto ai colleghi in difficoltà.
Ora il servizio approda anche in piazza Beccaria con due esperti pagati dal «Fondo Benefico». Ciascun agente potrà rivolgersi al medico in forma anonima, avendo diritto almeno a un paio di sedute. «Ne avevamo proprio bisogno, perché di situazione di stress sul lavoro ne avevamo davvero tante» commenta Orfeo Mastrantuono, segretario del Coordinamento sindacati autonomi.
«Portare una pistola a fianco per esempio è molto pesante, può uccidere, e questo ti pesa giorno dopo giorno. Come pesano i servizi notturni in strada, sempre con l’ansia di qualche brutto incontro. È vero, è una cosa che sapevamo già quando abbiamo fatto il concorso, ma quasi nessuno pensava fosse così duro». E poi ci sono gli automobilisti con i quali il ghisa ha «istituzionalmente» un rapporto conflittuale.
«Delle volte credo siano convinti che certi divieti ce li inventiamo per fargli dispetto. E così sono interminabili discussioni con chi ritiene di aver preso una multa ingiustamente, un divieto di sosta di “due minuti”.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.