Lettere aperte, sopralluoghi e chiarimenti non sono bastati. Il braccio di ferro tra gli studenti del liceo scientifico Severi e la Provincia continua. La prossima scadenza è stata fissata fra domani e venerdì, giorni in cui dovrebbe avere luogo lattesa assemblea fra ragazzi, dirigenti, genitori e lassessore provinciale allIstruzione, Giansandro Barzaghi.
Il trasferimento dellistituto e il conseguente accorpamento con il professionale per odontotecnici Cesare Correnti proprio non va giù ai diretti interessati. Nonostante diversi tentativi da parte di Palazzo Isimbardi di convincere studenti, famiglie e docenti che il progetto è «migliorativo» e che tutti sono destinati a beneficiarne. Gli alunni del Severi temono che la fusione tra il liceo scientifico e listituto professionale possa snaturare il corso di studi del Severi. E chiedono garanzie sui fondi stanziati e sulla nuova sede che, secondo il programma, dovrebbe essere pronta entro il prossimo settembre. Per questo lassessore Barzaghi ha inviato una lettera aperta alla scuola e si dice pronto a partecipare allassemblea. Data e luogo non sono ancora certi: «Stiamo cercando una sede adatta per ospitare così tante persone», spiega lassessore. Ma lincontro dovrebbe avere luogo fra domani e venerdì. Sarà loccasione per chiarire i termini dellaccorpamento, una decisione comunque già presa dalla giunta provinciale e «sulla quale cè il pronunciamento positivo dellufficio scolastico regionale», precisa lassessore. Ma le posizioni sono ancora distanti ed è necessario ricomporre la frattura.
«Ognuno, studenti, genitori e docenti, ha esigenze diverse - afferma il preside, Paolo Saporiti -. Per questo la questione è particolarmente complessa». Tanto da spingere 300 alunni del Severi a protestare per tre ore sotto lufficio di Barzaghi e a promettere: «Se lassessore non parteciperà allassemblea manifesteremo davanti alla Provincia». Da parte sua, lassessore precisa che «i ragazzi sono vittime di informazioni sbagliate. Temono che il Severi possa diventare una scuola ibrida. In realtà - afferma - listituto sarà unico, ma gli indirizzi diversi, da una parte il liceo scientifico, dallaltra listituto professionale». Inoltre - prosegue - «con i sette milioni 400mila euro già stanziati il Correnti sarà messo a norma e dotato di tutte le strutture necessarie». Quarantatré classi - contro le attuali 33 -, laboratori, aule insegnati e spazi per il ricevimento dei genitori. «Il nostro obiettivo è rispondere alle esigenze di tutti - conclude Barzaghi - e siamo sulla buona strada. Durante il sopralluogo di sabato scorso alcuni studenti sono andati a vedere come funzionano le classi già trasferite dalla succursale di via Melzi dEril al Correnti e sono stati soddisfatti.
Ma rimane il malumore dei genitori, perplessi sul fatto che un unico preside possa far fronte a esigenze e problemi di scuole così diverse fra loro. Nel corso dellassemblea si discuterà anche di questo.
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