Per stupro e stalking ora si rischia l’ergastolo

RomaNorme anti-stupro e contro lo stalking, ma niente ronde, né prolungamento del fermo dei clandestini nei Centri d’identificazione ed espulsione, come voleva la Lega. Diventa legge il decreto sulla sicurezza, che in Senato ottiene un consenso bipartisan e quasi unanime: 261 sì, 1 astenuto e 3 no (due radicali Pd e Giuseppe Valentino del Pdl che ha sbagliato a votare).
«È una giornata storica. Da oggi le donne italiane possono stare più tranquille: è iniziata la stagione della tolleranza zero per chi si macchia dei reati contro di loro», si rallegra il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna. La presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro, sottolinea che la nuova legge «reca fortissimamente il segno del nostro contributo in tutta la parte che riguarda lo stalking». Il Carroccio mastica amaro, come sembra dire il lapsus della vicepresidente di turno, la leghista Rosy Mauro. «Il Senato - annuncia in aula - non approva». Poi si corregge, tra l’ilarità generale. Ma le due norme care a Bossi e stralciate dal testo rientreranno nel ddl sulla sicurezza in discussione alla Camera, come garantito dai due appositi ordini del giorno approvati martedì.
Le nuove norme sono un giro di vite per i colpevoli di violenza sessuale (rischiano fino all’ergastolo se c’è l’omicidio) e per chi compie molestie insistenti: il reato di stalking entra nel codice penale e prevede la reclusione da 6 mesi a 4 anni. Obbligatoria è la custodia cautelare in carcere se ci sono gravi indizi di colpevolezza per omicidio e alcuni reati sessuali come induzione alla prostituzione minorile, pornografia minorile, turismo sessuale, atti sessuali con minorenne, violenza sessuale di gruppo. Anche l’arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo è obbligatorio. Quanto ai benefici penitenziari, per i condannati per delitti sessuali sarà più difficile ottenere lavoro esterno, permessi premio e misure alternative. Chi è accusato di stupro potrà avere gli arresti domiciliari, solo se il magistrato gli riconoscerà le attenuanti. Le vittime di violenza sessuale potranno avere il patrocinio gratuito anche in deroga ai limiti di reddito già previsti. Per quest’anno 150 milioni di euro andranno alle forze dell’ordine e 3 milioni al Fondo per le vittime di violenza sessuale.

Sarà istituito un numero verde anti-stalking e i Comuni potranno usare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici. Positivi i commenti sulle nuove norme dell’Unione forense per la tutela dei diritti dell’uomo, che proprio sulla violenza sessuale ha organizzato oggi un convegno cui parteciperà anche il Guardasigilli Alfano.

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