La notizia è di quelle che han fatto subito il giro della rete: Amazon, il colosso mondiale della vendita di libri on-line, offre ai navigatori anche 14.000 varietà di prodotti «da drogheria».
Così dacchito verrebbe da commentare: che peccato. Cade il primo baluardo digitale librario, sinfrange il sogno di poter fare soldi veri facendo arrivare a casa di tutti - quandanche casa vostra fosse su unisola deserta ma voi dotati di pc - la Recherche pagata con la carta di credito.
E daltra parte viene anche da riflettere: come sperano di farcela? I supermarket on-line esistono ben da prima di Amazon. Che cosa fa pensare ai librai digitali che il cliente affezionato, quello che una volta alla settimana riceve un pacco sigillato con gli ultimi volumi scontati e più duna mail con le novità editoriali, possa avventurarsi tra cereali, pannolini, carta igienica e detersivi mentre gli frulla in capo lultimo verso di un sonetto di Shakespeare? Jeff Bezos, fondatore di Amazon, ha la risposta pronta: «Questavventura ci farà diventare il magazzino digitale pieno di tutte le cose che ami».
E così verrebbe in ultimo da esclamare: che tristezza. Perché Amazon lascia intendere che, se le cose andranno bene (i primi segnali non sono positivi: pochi giorni fa crollo del titolo a Wall Street per correzione degli utili previsti), presto vorrebbe espandersi nei prodotti freschi.
E allora rischiamo di vederci arrivare a casa la Recherche a prezzi scontati e fin sullisola deserta, sì.
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