Torna alla ribalta la «missione argentina» della Regione Lazio. Una spedizione ufficiale che, allinizio di marzo di questanno, ha visto una folta delegazione guidata dal presidente Piero Marrazzo volare a Buenos Aires per promuovere il «sistema Lazio». E, sospettano i consiglieri capitolini di An Luca Malcotti e Federico Guidi, anche per «promuovere» con i soldi dei contibuenti Prodi e il centrosinistra, un mese prima delle ultime elezioni. I due esponenti di An hanno presentato ieri mattina un esposto in Procura sui presunti «secondi fini» del viaggio istituzionale di Marrazzo. «Il 6 marzo 2006 - si legge nella denuncia - sul quotidiano La Repubblica è apparso un articolo sui seggi per gli italiani allestero dove, tra laltro, si legge: (...)Una mano però arriva anche dalle Regioni e dai leader italiani. Marrazzo, il presidente della Regione Lazio, ha organizzato un buffet da 15mila euro di salmone della Patagonia nel principesco hotel Alvear, il più caro di Buenos Aires». Malcotti e Guidi ricordano che, se le cose stessero così, il presidente della Regione avrebbe violato la legge 81/93 che «stabilisce che è fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda nei trenta giorni antecedenti linizio della campagna elettorale, e per tutta la durata della stessa». «È inaccettabile - concludono i due - che Marrazzo abbia svolto in maniera spregiudicata una manifestazione elettorale approfittando di una missione ufficialmente istituzionale, usando soldi pubblici».
La replica arriva dal portavoce del governatore, Nicola Zamperini. Il viaggio? «Nulla a che vedere con la campagna elettorale».
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