da Roma
La tigre assenza ha colpito ancora. Silvio Berlusconi non ha fatto in tempo ad autoesiliarsi dalla scena politico-mediatica, che zac! un nuovo Caimano traguarda lo schermo. Travestito da Napoleone, però, il tiranno dei tiranni ora ricondotto a più domestiche misure nel singolare film di Paolo Virzì, con tanto di attore populista, Elio Germano, drammaturgicamente caricato a pallettoni nel ruolo del bibliotecario testa calda, quasi un novello fotografo bresciano munito di treppiede (chi non ricorda lirredentismo del gitante di Brescia, che a Piazza Navona lanciò il suo attrezzo da fotografo in testa al malcapitato ex-premier?). «Odia Napoleone come fosse Berlusconi!», ha incitato linterprete, dirigendo il suo attore nel ruolo dellesaltato maestrino. Missione compiuta: nel film in costume, ambientato a metà Ottocento, si ode un «Sua Maestà, mi consenta», intanto che Germano, in conferenza stampa, dichiara di detestare sul serio il babau di Arcore... Il fatto imbarazzante è che N è distribuito da Medusa, il cui proprietario risulta essere il Cavaliere. A farlo osservare, con quel comprensibile zelo eccessivo da cui Tayllerand metteva in guardia, ieri è stato Valerio Caprara, figlio, tra laltro, dellex-segretario del Migliore, Togliatti. In effetti, perché riferirsi al Tiranno, sempre e comunque apparentandolo al Cav? Non potrebbe trattarsi, per esempio, di Veltroni, per citare un autocrate? Gelo in sala. Naturalmente Giampaolo Letta, il patron di Medusa, ieri sul palco con gli attori e il regista, non ha potuto esimersi dallo specificare: «Credo sia riduttiva questa visione politica del film: bello contrapporre Martino a Napoleone, ma non è giusto per Medusa. Che lascia la più completa autonomia agli autori». Brusìo, borbottio di qualche free-lance con i brufoli, incaglio temporaneo e la solita atmosfera strapaesana. «Non ho fatto un volantino, ho fatto un film», protestava Virzì.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.