Sua Maestà? Per vivere vende anche auto...

Gli eredi di re e imperatori oggi sbarcano il lunario come tutti. Dal re di Bulgaria diventato premier all'ultimo degli zar che ha fatto persino l'allevatore di bestiame. Costantino e il figlio dello Scià vivono in case comuni. E il nipote di Napoleone? Diseredato

Sua Maestà? Per vivere 
vende anche auto...

Sono finiti i bei tempi. Il dolce governar, le residenze regali, gli onori. Re e regine, principi e principesse regnano ormai quasi solo nelle favole. Nella vita, quella reale ma non più regale, sbarcano più o meno il lunario come tutti noi. Si arrangiano. Pensateci quando vi mettete in auto al mattino: perfino un discendente dello zar, il Granduca Nicola Romanovic Romanov, ha piazzato qualche decina di automobili, come un venditore qualsiasi. Non solo: ha venduto tabacco, allevato bestiame, fatto la guida turistica. Prendi Costantino di Grecia: ha abitato per una vita in un sobborgo di Londra. E il figlio dello Scià? Vive in una villetta come tante dalla parti di Washington. Per non parlare dell'ultimo erede di Napoleone: diseredato dal padre. Se la Storia non avesse disegnato altri destini sarebbero loro gli Obama del Terzo Millennio, i potenti del mondo, gli Asburgo, i Romanov, i d'Orleans, i Pahlavi. Invece oggi sono gente comune. Certo poi ci sono re come Simeone II di Bulgaria, che detronizzato, è stato eletto presidente repubblicano della nazione. Ma sono eccezioni. Che non si ripeteranno per esempio con i Savoia...
Il pronipote di Sissi
L'arciduca Carlo d'Asburgo-Lorena, 48 anni, avvocato, è il capo della Casa d'Asburgo dal 2007, da quando il padre Ottone, che ha 97 anni, ha abdicato a suo favore. Sposato con Francesca Thyssen-Bornemisza, tre figli, è stato eurodeputato del Partito popolare, ma ha avuto più fortuna come ospite fisso di un gioco tv con la pubblica Orf. Ha passato un guaio quando l'hanno beccato esportare all'estero un diadema della moglie. Se l'è cavata con una multa.
L'ultimo zar
Voleva fare l'ingegnere Nicola Romanovic Romanov, discendente dello zar di tutte le Russie. Nella vita ha invece fatto di tutto: comprato e venduto tabacco, lavorato nelle assicurazioni, allevato bestiame, venduto auto, fatto la guida turistica. Ha sposato la contessa Sveva della Gherardesca, dalla quale ha avuto tre figlie che non hanno in quando tali diritto di successione. Oggi a 87 anni vive tra la Svizzera e Roma. Tifa per Totti «ma mio nipote è laziale». Lesa maestà.
Il Napoleone diseredato
Carlo Napoleone Bonaparte, 59 anni, discendente di Girolamo, fratello di Napoleone e capo della famiglia imperiale «ma sono democratico e repubblicano» una volta si buttò pure in politica. Candidato, manco a dirlo, ad Ajaccio, con una lista di sinistra contro il candidato bonapartista. Diventò assessore dove l'avo fu imperatore. Diseredato dal padre Luigi è stato funzionario pubblico e dirigente di una banca d'affari. Ora si limita a fare consulente d'azienda.
Pio ma non troppo
Dom Duarte Pio di Braganza, 64 anni, è pretendente al trono portoghese dal 1976, in quanto primogenito maschio di Duarte Nuno di Braganza e di Maria Francisca di Orléans-Braganza. Cordiale ma riservato, scapolone d'oro fino a 50 anni si è arreso, quindici anni fa, a una ragazza molto più giovane di lui, Isabel de Heredia, immobiliarista, 28 anni compiuti a novembre, che Dom Duarte ha visto crescere fin da bambina. Gli piace andare in giro con una grossa cappa marrone tipica della regione dell'Alentajo. È stato pilota d'elicottero, oggi è agronomo. Ma si gode la vita. Anche perchè uno storico lo ha definito: «Simpatico, inoffensivo e politicamente irrilevante».
Affittopoli per il re
Enrico d' Orléans, 76 anni, come Enrico VII di Francia, è il pretendente unionista al trono di Francia. Dopo aver avuto cinque figlie dalla prima moglie, si risposerà, in chiesa però, con Micaela Cousiño y Quiñones de León il prossimo settembre. Ha tentato con la politica nel 2004 candidandosi inutilmente alle europee; alle presidenziali si è limitato a fare il tifo per Sarkozy. Vive in Francia, a Parigi, in un appartamento sulla rue des Cévennes, ma una decina d'anni fa finì, insieme ad una sfilza di vip, nelle liste dell'Affittopoli francese, case popolari ma di lusso del comune affittate a prezzi da straccioni. Come un D'Alema qualsiasi.
Il baby Kaiser
Giorgio Federico Ferdinando Hohenzollern di Prussia con i suoi 33anni è il più giovane pretendente al trono europeo. Alto quasi due metri, atletico, belloccio va pazzo per la mountain bike e i viaggi in Sudamerica. Il tempo libero del resto non gli manca visto che, a parte la compagnia telematica che ha fondato con alcuni amici in Germania, si limita a gestire i beni di famiglia. Ha un nemico implacabile però: lo zio, il principe Federico Guglielmo, che non ha mai mandato giù fosse il nipote l'unico erede al trono. Lo ha pure portato in tribunale ma l'Alta Corte di Karlsruhe ha stabilito che l'eredità degli Hohenzollern-Preussen, alcuni milioni di euro, fosse di Giorgio Federico. Per pagare la sconfitta lo zio ha dovuto vendere tutti i mobili della sua maestosa villa di Berlino. Compreso il cucù.
La casetta dello scià
Ciro Reza Pahlavi ha abbandonato il suo Paese quando Khomeini e la Rivoluzione islamica trasformarono la Persia in Iran. Ha studiato Scienze politiche, è stato pilota militare. Sposato e padre di due bambine, il figlio dello Scià, 49 anni, abita in una villetta di legno grande ed elegante ma nulla a che vedere con i palazzi di Teheran dove è nato e cresciuto. Ciro si occupa soprattutto della sua fondazione culturale e fa le spesa come tutti al supermercato. Una volta stava comprando dei piatti quando un'esule iraniana lo ha rimproverato: «Dovrei romperti questi piatti in testa: sei qui mentre dovresti salvare il tuo Paese». Una volta per questo le avrebbero tagliato la testa.
Povero Costantino...
Costantino II di Grecia, 69 anni, pronipote degli imperatori bizantini, le cose migliori che può dire di sé sono che ha frequentato l'accademia militare della Nato e vinto l'oro nella vela alle Olimpiadi di Roma. Rovesciato nel 1967 da un colpo di stato militare è stato spogliato di tutti i beni dal regime di Papandreu che gli ha tolto pure la cittadinanza greca. Solo di recente ha ottenuto dall'erario greco un risarcimento di 13,7 milioni di euro e due anni fa ha messo all'asta tutti i beni della famiglia, valore 14 milioni di euro.

Prima non se la passava bene. Ha vissuto per anni con con la moglie e i cinque figli in una casa nel sobborgo londinese di Hampstead Garden, grazie soprattutto alla generosità della corona inglese e dei monarchici greci.

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