Subaru, ricerca continua per prevenire gli incidenti

Evitare prima che proteggere. È necessario mettere nelle condizioni ideali ogni automobilista perché possa evitare di trovarsi nella condizione di perdere il controllo della vettura o di provocare degli incidenti. In questa logica può essere intesa buona parte dell’evoluzione delle vetture in tema di meccanica, elettronica, qualità dei sistemi, strutture, pneumatici, ecc...
E a questa logica si rifanno tutti i progetti della giapponese Subaru. Una casa automobilistica che punta tutto sulla sicurezza, che da più di 30 anni produce vetture con caratteristiche particolari, progettate per assecondare le leggi della fisica. Quando un qualsiasi mezzo si muove sulla strada segue delle regole fisiche molto rigide. Una delle regole più importanti è l’aderenza degli pneumatici con il terreno. Questa dipende dalle gomme e dal fondo stradale, ma dipende in buona parte anche dal peso che grava sullo pneumatico stesso in certe situazioni. L’ideale sarebbe che non variasse mai in modo considerevole. Invece si sa che, accelerando, frenando o curvando, la massa del mezzo continua a spostarsi determinando delle variazioni significative di aderenza degli pneumatici e, di conseguenza, anche della stabilità. È necessario perciò, partire di base con una distribuzione dei pesi il più possibile equilibrata e con un baricentro molto basso. Quello che da 30 anni fanno in Subaru. Inoltre, per poter meglio capire cosa succede quando l’aderenza comincia a venire meno, è necessario conoscere alcuni principi di base. Come si diceva, ogni movimento segue delle regole precise, una vettura non si comporta come un animale imbizzarrito, ogni movimento è frutto di azioni e reazioni molto precise. Si intuisce che più il mezzo è equilibrato di suo, più sarà facile mantenerne la stabilità. Detto ciò, qual è il mezzo ideale? Praticamente non esiste. Ogni scelta dei costruttori è frutto di compromessi. Un mix ideale tra stabilità, comfort e tenuta di strada. Ogni progetto è frutto di anni di ricerca e di analisi.
Prendiamo per esempio un crossover atipico come la Subaru Forester. Si tratta di un mezzo con una luce da terra di oltre 20 centimetri, adatto quindi a muoversi su terreni anche molto accidentati. Ma, grazie al baricentro basso determinato dalla scelta fatta in Subaru di dotare tutte le loro vetture di un motore boxer, con un ingombro in altezza molto ridotto, e di una trasmissione compatta a trazione integrale permanente, l’equilibrio dinamico raggiunto da questo mezzo è tale che può muoversi con la stessa stabilità sia su terreni molto difficili, come in autostrada o, come abbiamo fatto più volte anche noi, in pista.
Baricentro basso, pesi contenuti, equilibrio nella distribuzione dei pesi e delle forze dinamiche di trazione sono gli elementi vincenti di questo progetto che, consentono a questo mezzo polivalente, di offrire anche un comfort nei lunghi viaggi stradali degno di una station wagon di lusso. Senza compromessi.

Ma frutto di anni di studi e di evoluzione continua per consentire di migliorare sempre di più la sicurezza attiva, vero punto di forza di ogni Subaru. Forse il vero punto distintivo di questo marchio rispetto alla totalità del mercato.

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