È subito Mourinho: il Milan si cucca il Real

E chi se lo scolla più? Nemmeno il tempo di vederlo chiuder casa a Milano che già ce lo ritroviamo fra i piedi. Anzi, se lo ritrova il Milan con tanto di sproloqui al seguito. Si, rieccoci a Mourinho perché, statene certi, non sarà Milan-Real ma Milan-Mou, salvo imprevedibili mal di denti del tecnico. Se questa è l’aria, tempi duri per il calcio italiano. La Champions ha apparecchiato un sorteggio intrigante: ha messo il Milan sulla graticola del girone monstre per blasone e numero di coppe in bacheca (20 fra Milan, Real e Ajax), costringe alla guardia alta l’Inter e rischia di instillare nella Roma un insalubre ottimismo.
Oscar della buona stella a Barcellona e Chelsea (nel suo girone c’è più effetto che sostanza), oscar della sincerità a Moratti che si è già schierato con Mourinho e contro il Milan. «Mou mi sta simpatico, pensavo di beccarlo subito e non so se è meglio incrociarlo adesso o peggio nei quarti. Comunque non farò fatica a tifare per lui». Ovviamente contro il Milan. Il girone del grande blasone promette fascino e stimoli. Milan-Real sta diventando un classico del gruppo eliminatorio (anche l’anno scorso): se nel Real ci sarà Kakà e nel Milan arrivasse Ibrahimovic, sarebbe confinato in zone più anguste perfino l’one man show mourignesco. Poveretto Allegri che rischia di restarne stritolato. E ieri si è concesso giudiziose definizioni di questo bel pacchetto confezionato dalla stella. «Noi e l’Inter abbiamo i gironi più duri. San Siro e il Bernabeu saranno stracolmi. Tutto molto stimolante». Appunto, anche per i tifosi. Per il calcio italiano non si sa. La sfida Italia-Germania ha la faccia di una disfida che varrà il spalla a spalla nel ranking Uefa. Eliminarne una porterebbe speranze dell’aver 4 italiane in Champions anche nel futuro. La Roma se la vedrà subito con i finalisti della passata edizione e il Bayern Monaco non pare proprio peggiorato. L’Inter avrà il becco a gas nel Tottenham (tre soli incroci con le italiane) che l’altra sera ha avuto in Peter Crouch, lo spilungone delle avventure a luci rosse, devastante goleador (3 reti) per eliminare lo Young Boys nei preliminari. Il Werder Brema è un classico per i nerazzurri, ma senza Ozil è da interpretare. Ha fatto fuori la Samp: polli gli altri più che inespugnabili i tedeschi. «Comunque un girone duro, bisogna affrontarlo senza relax e senza distrarsi», ha concluso Moratti. E così sia. Con il sorrisetto sotto traccia di Benitez che evita, almeno per qualche mese, di andare a tirar calci negli stinchi al rompiscatole Specialone.
La Roma incrocerà la strada di Andrea Mandorlini, tecnico dei rumeni del Cluj: un altro pizzico d’Italia in campo. Sfida già vista nel 2008/09 quando in panchina c’era Maurizio Trombetta e la Roma perse in Romania. Telefonare a Luciano Spalletti per dare qualche consiglio al Milan, avendo perduto il treno proprio contro l’Auxerre che è andato a vincere in Russia. Invece l’Ajax si è conquistato la promozione dai preliminari contro la Dinamo Kiev. Il Milan partirà contro i francesi, l’Inter contro gli olandesi in trasferta.


Secondo i bookmakers, Barcellona e Real comandano le quote delle squadre vincenti di questa Champions. L’Inter è un po’ snobbata. Il Milan sembra il parente povero. E, allora, meglio aggrapparsi a Mou: potrebbe essere un benefattore. A sua insaputa.

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