
Anche quest'anno, tra i malumori di qualche giornalista, non si è svolta la tradizionale conferenza stampa finale della domenica mattina con il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, e il direttore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, Alberto Barbera, che ha preferito parlare con le agenzie di stampa. Così sul verdetto della giuria ha detto di trovarlo corretto "perché da una parte si è privilegiato l'aspetto cinematografico e dall'altro lo zeitgeist, lo spirito del tempo, la questione Gaza. La giuria ha discusso a lungo, in grande accordo". Smentendo quindi le voci di dissidi e litigi: "No, non è assolutamente vero, non c'è stato nessun problema nella giuria dove si è discusso a lungo ma con dibattito civile e approfondito". La prossima edizione, nel 2026, sarà l'ultima per Barbera, e poi che succederà, accetterà magari un rinnovo? "Non ci penso: la priorità è fare la prossima edizione allo stesso livello di quest'anno, cosa non facile" ha risposto il direttore della Mostra che, nel frattempo, aveva emesso un comunicato con i numeri dell'82a edizione con il successo di 103.033 biglietti venduti (+9% sul 2024, già anno record) e 13.934 accrediti ritirati, numero di poco superiore a quello dello scorso anno. Identico anche il numero di partecipanti alle Masterclass con una stima di 1.700 accreditati, per lo più giovani. Mentre sono superiori le prenotazioni (13.
978, cioè +16%) della sezione Venice Immersive. La Mostra è andata forte anche sui social con i contenuti che hanno ottenuto complessivamente circa 44,4 milioni di visualizzazioni, generando circa 855.125 interazioni (+12%).