Il successo dell’Occidente? Diventa un documentario tivù

Una volta c’era l’Occidente, punto. Con le sue navi vele e cannoni, per dirla con il grandissimo storico Carlo Maria Cipolla. Ora superpotenze emergenti come la Cina e l’India stanno inesorabilmente ridisegnando un nuovo ordine mondiale. È possibile che sia vicina la fine del dominio della cultura europea e nord-americana? Sono domande a cui storici e sociologi provano a rispondere da un bel po’. Quasi mai però in modo televisivo, adatto al grande pubblico. È invece quello che ha cercato di fare il famoso storico di Harvard, Niall Fergusson in Occidente: i segreti del successo, in onda su History (canale 407 di Sky) ogni lunedì alle 22. Fergusson illustra i sei «segreti del successo» che hanno permesso a una minoranza dell’umanità di condizionarne la storia. In sei puntate analizza passo passo quello che ha fatto dell’Occidente la civiltà vincente sul pianeta. Ogni puntata una «killer application» dell’uomo bianco spiegata passo passo. In testa a tutto la competizione. Nel XV secolo l’Europa sprofondava nella miseria, mentre la Cina rappresentava la civiltà più avanzata nel mondo. Verso la fine del ’700 tutto cambiò. L’Europa traeva beneficio dalla rivalità tra piccoli stati mentre in Cina conduceva l’impero alla stagnazione.
E poi a seguire la scienza (nella puntata di questo lunedì), la proprietà, la medicina, il consumo e l’etica del lavoro.

E se Fergusson è bravissimo a spiegare come mai grazie a queste doti abbiamo influenzato la Storia sin qui, lo è anche nel farci capire che sono doti che si possono imparare, anzi l’Occidente è propenso ad insegnarle. Forse è per questo che adesso si gioca alla pari.

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