Ci mancava pure il Sudafrica. Proprio ieri il comitato olimpico sudafricano ha deciso di presentare la candidatura ai Giochi estivi del 2020. Staranno sudando freddo al Coni. Il nostro comitato olimpico ha, infatti, recentemente deciso di puntare su Roma per la candidatura ai Giochi 2020 (la decisione del Cio nel 2013). Visti i mondiali appena conclusi, stadi, strutture e pubblico, sarebbe il caso di ingranare una dignitosa e salutare retromarcia. Soldato che fugge, buono per la prossima volta. Lo sport sudafricano ha dimostrato di saper fare buon uso delle candidature. Non dimentichiamo che, se passasse, sarebbe la prima volta per i Giochi in Africa. E che nel 2004 Cape Town aveva perso la corsa contro Atene. Insomma tutto lavora contro Roma e le sue ambizioni. Lo sport mondiale sta cercando novità: passeremo dai mondiali in Africa a quelli in Brasile (Rio 2014).
Viste le olimpiadi a Pechino (2008), in attesa di Londra (2012), l’interesse è ben più proiettato, guarda, guarda, ancora verso Rio-Brasile (2016). Roma ha fascino, gli altri danari spendibili e voglia di imporsi dopo secoli passati ai margini di un certo mondo. Roma è antica, forse vecchia. E il nuovo avanza. Un po’ troppoIl Sudafrica si candida ai Giochi 2020. Povera Roma
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