Suicidio di gruppo da un ponte: quattro morti e una superstite

Seul Cinque giovani, tre uomini e due donne, si sono gettati nel fiume Bukhan, nella localita di Gapyeong a circa 60 chilometri dalla capitale sudcoreana Seul, dopo essersi incontrati su internet perché accomunati dallo stesso tragico desiderio, quello di togliersi la vita. Unica superstite, una donna di 24 anni, che è stata salvata dai soccorritori e ha raccontato alla polizia come si sono svolti i fatti, mentre proseguono le ricerche degli altri quattro, rese difficili dal fatto che il fiume Bukhan è in piena.
I giovani, che si erano conosciuti su internet attraverso un social network utilizzato da aspiranti suicidi, avevano già tentato di togliersi la vita nella stanza di un albergo vicino al fiume. Ma il grossolano metodo utilizzato si era rivelato inadeguato: avevano tentato di inalare gas tossici bruciando carbone all’interno di una stanza. A quel punto avrebbero preso la decisione di saltare giù dal ponte intorno alle 5.30 della mattina dopo aver ingerito delle pillole di sonnifero.


Il suicidio è la prima causa di morte tra i giovani della Corea del Sud, Paese che ha in generale uno dei più numeri più alti di suicidi al mondo. Tra le cause, un mercato del lavoro estremamente competitivo, che provoca in molti giovani un’ansia insostenibile.

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