«Prezzo, qualità e identità della produzione legata al territorio». Queste le linee guida con cui lassessore regionale alle Politiche agricole, Francesco Battistoni, ha aperto il tavolo sul latte alla presenza di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Legacoop, Fedagri-Confcooperative, Centrale del Latte, Assolatte, Fattoria Latte Sano, Parmalat e della rappresentanza del Comune di Roma. «Sarà il primo di una serie di incontri - prosegue lassessore - ma la riapertura della trattativa sul prezzo del latte è un segnale importante che indica la volontà di tutte le parti coinvolte ad adottare una strategia unitaria e condivisa che permetta a tutti di stare dentro al sistema economico di questa regione». Lappello al dialogo lanciato dallassessore ha trovato la disponibilità di tutti i partecipanti allincontro, durante il quale si è avuto modo di affrontare ancor più da vicino le problematiche strutturali della filiera.
«Il nostro obiettivo - continua Battistoni - è quello di mantenere vivo un comparto fondamentale per lagricoltura del Lazio, facendo leva sulla qualità e località del prodotto, sullabbattimento dei costi di produzione, sullo snellimento delle pratiche burocratiche e sullintegrazione del sistema imprenditoriale, oggi frammentato per essere competitivo sul mercato. Interventi che porteremo avanti soprattutto attraverso il Programma di Sviluppo Rurale, anche valutando lipotesi di una sua rimodulazione finanziaria per rafforzare le misure in sofferenza». Il prossimo tavolo si riunirà verso la metà di giugno per proseguire le trattative e dare modo agli attori di verificare le possibilità di arrivare ad un punto dincontro favorevole a tutti.
«Tutte le parti hanno manifestato il proprio punto di vista, anche con proposte che verranno valutate e approfondite in un prossimo incontro, che si terrà tra il 14 e il 18 giugno, possiamo dunque ritenerci parzialmente soddisfatti», fanno sapere il direttore Coldiretti Lazio Aldo Mattia e il presidente Massimo Gargano.
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