Politica

Sul «Giornale» scoppia la sudoku-mania

A partire da sabato ogni giorno sarà pubblicato il rompicapo dell’estate preparato dall’esperto Riccardo Albini: «Il segreto? Solo un po’ di logica»

Elena Jemmallo

da Milano

Basta un quadrato, una matita e logica. Ed ecco servito il gioco dell’estate. Facile da capire, con una sola regola e senza limiti d’età. Davanti al sudoku si parte tutti ad armi pari, bambini e laureati, che siano inflessibili secchioni o di quelli che in algebra avevano 4. Parola di chi il rompicapo del momento l’ha portato in Italia e che, come confessa lui stesso, in matematica era una frana. Riccardo Albini, direttore della rivista Logic Art, non ha dubbi sul successo dell’enigma made in Japan: «Non serve nozionismo o intelligenza superiore alla media, per giocare basta la logica».
Il gioco, che a partire da dopodomani verrà pubblicato dal Giornale con due schemi dal lunedì al venerdì e tre, di difficoltà diversa, il sabato o la domenica, ha una sola regola. Non ripetere lo stesso numero. C’è una griglia, con alcune caselle già piene. Lo scopo è riempirla con i numeri da 1 a 9, facendo in modo che non si ripetano né in orizzontale né in verticale né nelle «sottogriglie» disegnate. Gli schemi più semplici sono adatti anche ai bambini, ma c’è chi rilancia con griglie di 256 caselle, come quello dell’Independent, o dove la regola della non ripetizione vale anche per le due diagonali.
«Tutto si basa sull’osservazione e l’intuito,- spiega Albini, che curerà gli schemi del Giornale - non sono richieste somme o moltiplicazioni, perchè i numeri sono usati solo come simboli». Al posto dei numeri, infatti, potrebbero esserci immagini: l’unico dovere è non ripeterle. «La scelta dei numeri è stata fatta perchè sono internazionali, comprensibili da chiunque, anche chi non conosce la lingua». E così la sudokumania dilaga e manda in soffitta i vecchi cruciverba, più nozionistici e complicati.
Qualcuno l’ha già ribattezzato la nuova versione del cubo di Rubik. Ma il paragone non regge il confronto. I numeri del boom dei seguaci della sudokumania parlano da soli: in Giappone gli appassionati sono più di un milione, mentre in Inghilterra, dove il gioco è scoppiato nel novembre del 2004, si disputano già i primi campionati. A pubblicarlo, per primo, è stato l’autorevolissimo Times. Ma oggi è presente nella pagina dei giochi di quasi tutti i quotidiani inglesi, dal Daily Mail al Daily Telegraph, l’Independent, il Guardian e il popolarissimo Sun, dove è stato personalizzato con il nome di Sun Doku. Il segreto, a detta dei guru dell’enigmistica, è che il sudoku ha un fascino universale. E così, da rompicapo da fare sotto l’ombrellone a fenomeno di massa il passo è breve. Mentre anche in Italia si organizzano i primi tornei, già circola la versione da fare, in solitario, sul cellulare. Che è solo l’ultima frontiera, dopo che ha già invaso tv e pubblicità. Ne sanno qualcosa gli abitanti del Gloucestershire, in Inghilterra, dove un maxi sudoku di 80 metri quadrati è stato riprodotto su una collina.

Il grosso puzzle (il più grande mai realizzato, visibile da quasi 5 chilometri di distanza) è il frutto della fantasia di un pubblicitario, che l’ha utilizzato per sponsorizzare lo show televisivo dedicato, manco a dirlo, al rompicapo giapponese.

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