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Sul Giornale.it la lunga corsa delle primarie americane...

Seguiremo la lunga sfida per l'elezione del presidente degli Stati Uniti raccontando ogni duello a partire dalle primarie repubblicane, che iniziano in Iowa il 3 gennaio. Sondaggi, approfondimenti, analisi, foto, video e... cinguettii (tweet) dei candidati e dei commentatori d'Oltreoceano. I CANDIDATI IN  IOWA E NEW HAMPSHIRE: GUARDA LE FOTO

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Mancano pochi giorni e la grande corsa delle primarie, con cui ogni quattro anni gli americani selezionano i candidati per la Casa Bianca, inizierà ufficialmente. Barack Obama si ripresenta per un secondo mandato quindi le primarie riguardano solo lo sfidante repubblicano (nel 2008 ci fu una doppia sfida che coinvolse anche i democratici). Il Giornale.it seguirà questa grande sfida raccontandovi ogni duello, Stato per Stato (a partire dall'Iowa, il 3 gennaio), con sondaggi, approfondimenti, analisi, fotogallery, video e... cinguettii (tweet) dei candidati e dei più autorevoli commentatori d'Oltreoceano. Nella sfida per la Casa Bianca, infatti, Internet avrà un ruolo decisivo, e noi terremo sempre uno sguardo attento su Facebook e su Twitter. Approfondiremo i temi caldi della lunga campagna elettorale - quasi un anno - fino alla sfida decisiva, quella del 6 novembre 2012, quando finalmente sapremo chi sarà l'inquilino della Casa Bianca.

Girando Stato per Stato i candidati si sfidano a "duello" tra comizi, spot, dibattiti in tv e attacchi agli avversari senza esclusione di colpi. L'obiettivo è quello di conquistare la maggioranza dei delegati alla convention di partito e ottenere, così, la nomination (l'investitura ufficiale).

Un meccanismo che per molti è una "carnevalata" in cui si bruciano soldi a palate ma che, in realtà, è il più grande e democratico metodo di selezione della classe politica, che permette ai cittadini di scegliere direttamente i candidati senza imposizioni dall'alto. E la corsa non si ferma: la campagna elettorale, infatti, prosegue fino novembre, quando finalmente si sceglie tra soli due candidati.

Come da tradizione si vota il martedì (che segue il primo lunedì di novembre). Nel 1845 si è scelto questo giorno perché, essendo la domenica il giorno da santificare, secondo la tradizione cristiana, era il primo giorno utile per votare, utilizzando il lunedì per raggiungere i seggi. Da allora sono cambiate moltissime cose: non ci si sposta più a cavallo, o in carrozza, e in molti seggi si vota in modo elettronico (ogni Stato decide il proprio sistema di voto). Nonostante le critiche dei suoi molti detrattori, la grande sfida per la Casa Bianca conserva ancora intatto il significato profondamente democratico e liberale che i padri fondatori vollero dare agli States.

Basta osservarla con attenzione e senza pregiudizi per rendersene conto.

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