Maria Vittoria Cascino
Al teatrino di Portofino la messa in scena del porto che verrà. Un progetto che si prende il borgo, mischia le carte e le cala abbinate perché tutto viva in funzione di tutto. Questione d'approccio e di codici d'accesso alla comunicazione turistica. A metterli a punto gli imprenditori della Gestione Eventi srl, già impegnati dal 2001 nel rilancio del Castello Brown e oggi azionisti di maggioranza della Portofino Servizi Turistici Srl. Che, costituita dall'amministrazione comunale con obiettivi di promozione del territorio e sviluppo del marketing territoriale con gestione diretta dei porti turistici, ha scelto di cedere il 51% del capitale sociale ad un socio privato. Gestione Eventi vince la gara e aggiunge un tassello all'idea-Portofino goduta e venduta nelle sue ancora incredibili potenzialità. Nel teatrino la rassegna dei giovani protagonisti-professionisti che si raccontano e ti convincono su quel disegno altro. E scopri come una strategia di marketing nasca dalla passione per quel borgo allacciato alla piazzetta: «A Portofino ci sono arrivato quando i miei genitori lo hanno scelto per occuparsi d'antiquariato - ricorda Paolo Fenati, presidente Gestione Eventi -. Percorri il borgo, lo ami, lo guardi con altri occhi. Il castello Brown era desolante. Da qui l'idea con gli amici Fabio Pesto e Giulio Schenone (professionisti nel settore marittimo, crociere e yachts) di farcene carico. Del castello e del porto, perché no».
Ci sono voluti cinque anni buoni buoni perché l'idea passasse e 800.000 euro. Ci sono volute l'attenzione dell'ex sindaco Giovanni Artioli e dell'attuale, Giorgio «Tigre» Devoto. E la collaborazione degli ammiragli Pollastrini e Brusco, e dei comandanti Avvantaggiato e Deri. Nel 2001 si prendono il castello versando 85.000 euro annui nella casse comunali. Adesso il porto, 116.000 euro di canone e una miscela esplosiva di forze. Lanciano il logo «Marina di Portofino», oro e bordeaux, ad identificare il nuovo prodotto e si accordano con «Slam» per divise e materiale nautico.
Ad oggi la Portofino Servizi ha iniziato la stagione svolgendo la sola funzione di ormeggio e disormeggio con l'ausilio del servizio di prenotazione e regolamentazione da parte dell'Autorità Marittima locale, mantenendo quindi gli standard degli anni precedenti. «Ma il porticciolo deve migliorare le strutture e la sicurezza - incalza Pesto, consigliere delegato -. È necessario il ripristino della catenaria zona gavitelli. Abbiamo già i rilievi morfobatimetrici e la profilatura dei fondali su cui la Capitaneria potrà ridisegnare la carta nautica del porto. Inseriremo il sistema di connessione protetta wi-fi, richiesta dalle grandi imbarcazioni, mentre il piano per la security entrerà in vigore dalla prossima settimana». Tre i marinai in banchina, due gli addetti nell'ufficio in piazzetta. Le tariffe, inferiori rispetto a Portocervo o Mergellina. Nell'arco di tre anni: «ripristino colonnine e fornitura d'energia elettrica, creazione isola ecologica, eliminazione degli oggetti sommersi pericolosi, miglioramento della qualità e circolazione dell'acqua lungo la banchina; sostituzione dei gavitelli con articoli innovativi illuminanti, interventi di arredo urbano e di illuminazione aree banchina e bordo molo».
Ma l'orizzonte da traguardare è ben più ambizioso: contattare i clienti e pubblicizzare il marchio Marina di Portofino tramite mirate azioni di marketing nel settore degli yacht brokers a livello mondiale (saranno presenti a due importanti appuntamenti negli States e uno ai Caraibi). «C'è poi il mercato delle crociere - sottolinea Schenone, consigliere delegato -. Portofino è una destinazione importante, ma i croceristi non vengono da soli. È necessaria un'operazione di vendita del prodotto e una pianificazione degli arrivi». Vogliono che Portofino non scoppi tre mesi e sia meta dal fascino decadente gli altri nove. Scali tutto l'anno, potenzialità d'offerta, sistema di prenotazione e gestione diretta degli ormeggi, anche on line (dal 1° luglio www.marinadiportofino.com), studio e adozione di nuove soluzioni tariffarie rapportate all'unicità del prodotto Portofino. Porto-castello e ritorno.
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