«Sull’astronave dei Visitors porterei il presidente Obama»

La bellezza è, effettivamente, dell’altro mondo. Un viso di perfezione geometrica incorniciato da un taglio corto ma tutt’altro che mascolino. Non stupisce, dunque che le abbiano consegnato la parte della carismatica e inquietante aliena simbolo di V, serial fantascientifico trasmesso recentemente sulla piattaforma Mediaset Premium, canale Joi, nonché remake dello storico serial anni ’80 Visitors. Passato, presente e futuro si accavallano nelle parole e negli sguardi di questa splendida attrice, che risponde al nome «italiano» di Morena Baccarin, e che è stata tra gli ospiti superstar del Telefilm Festival. Al Festival è stato possibile rivedere le prime quattro puntate di V, mentre i nove episodi inediti (14 milioni di spettatori in Usa) sono attesi in esclusiva italiana su Joi dal prossimo autunno.
Il suo cognome ha il sapore del Veneto: la sua biografia parla di Brasile e America, ma qualcosa di italiano ce l’ha, vero? «Il mio nome è italiano, è vero. Ha radici nel Nord Italia, è tutto quel che so. Sono però nata in Brasile e, da quando ho sette anni, vivo a New York. Diciamo che mi sento newyorchese, che amo l’Italia, ma che ai Mondiali di calcio prossimi tiferò senza dubbio Brasile».
Ai tempi del primo Visitors era una bambina: se lo ricorda?
«Certo che sì. In casa me lo facevano vedere, ma mi procurava molta paura. Non l’ho più rivisto. Nemmeno quando ho saputo che avrei dovuto interpretare il ruolo di Anna».
Anna è il leader del popolo dei Visitors, colei che gestisce i rapporti con gli umani e che ripete la frase: «Non abbiate paura, non vogliamo farvi del male».
«E invece i suoi piani sono di dominio. Sì, è un ruolo affascinate: è una manipolatrice, la sua malvagità è mascherata dalla calma e dalla bellezza. È una figura del tutto differente dalla mitica Diana dei primi Visitors...».
...quella passata alla storia per come mangiava i topolini a crudo: fu uno shock per l’audience dell’epoca.
«Proprio lei. Ecco, i topolini questa volta Anna non li mangerà, altri li mangeranno. La citazione ci sarà. Anna compirà altre azioni, egualmente inquietanti».
Ammetta, fare il Cattivo dà un certo gusto...
«È divertente, sì. Diciamo che si hanno più libertà nell’interpretare un cattivo».
C’è qualche politico che le piacerebbe portare sull’astronave? Ad esempio, tra Obama, Berlusconi e Lula chi sceglierebbe?
«Personaggi tutti interessanti. Ma sceglierei Obama, perché avrei più domande da fargli».


In V a comandare sono le donne: l’aliena Anna contro Erica Evans, agente di sicurezza interpretata da Elisabeth Mitchell: è lei a scoprire le reali intenzioni imperialiste degli alieni. Le donne del futuro fanno paura?
«La realtà è che gli scrittori di fantascienza sono quasi tutti uomini. E le donne forti, fredde e pericolose sono frutto della loro fantasia. Forse, della loro paura».

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