Roma

«Sulle coste sette abusi edilizi al giorno»

La «costa dei barbari» è la provincia di Latina con 1.803 abusi. A Fiumicino, invece, va il record di edificazioni fuori legge (203)

(...) imprese, società private che si distinguono negativamente per le aggressioni all’ambiente marino e costiero. E non è un caso che nel Lazio siano tutte motivate dalla cementificazione selvaggia, che non risparmia nemmeno le aree protette».
Dagli ultimi dati disponibili che risalgono al 2004, risulta che sono stati realizzati 9.836 abusi complessivamente nel Lazio, di cui il 25 per cento del totale lungo le coste, dove risiede il 12 per cento della popolazione. Solo in provincia di Latina ne sono stati realizzati 1.803 (per una media di ben 5 al giorno) che si riconferma così la «costa dei barbari»: a Terracina 539 (30 per cento del totale), seguita dal capoluogo (342) e da Fondi (246). Cemento selvaggio anche all’interno delle aree protette, come dimostrano i casi di San Felice e Sabaudia, all’interno del Parco nazionale del Circeo, che totalizzano, come già detto, l’enorme numero di 258 abusi.
Sono 610 invece gli illeciti edilizi realizzati in provincia di Roma. A Fiumicino il record di edificazioni fuori legge, 203, seguito da Ardea (107) e Anzio (79). Infine in provincia di Viterbo sono 59 gli abusi realizzati.
«Sono troppi gli abusi che devastano i Comuni del nostro litorale - ha detto il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati -, scempi che non sono in alcun modo condonabili e come tali vanno perseguiti e abbattuti. È ormai evidente e molto preoccupante che siano proprio i territori più delicati, come quello del Circeo, a subire gli attacchi più pesanti. È necessario dare seguito all’ottimo lavoro delle forze dell’ordine con le demolizioni, eliminando da questa splendida area le villette illegali costruite presso il lago di Paola, le finte case di riposo che in realtà si sono rivelate lottizzazioni abusive, le ville costruite direttamente sulle spiagge, dando seguito alle famigerate 200 ordinanze ancora non eseguite, come si sta iniziando a fare a San Felice. Serve un deciso rilancio del Parco nazionale del Circeo che deve essere dotato di tutti i necessari organi di gestione, per attuare le iniziative di tutela e sviluppo del territorio. E in generale è sull’intero litorale della nostra regione che si devono attuare politiche di salvaguardia e riqualificazione per avviare nuove economie legate al mare. Bisogna scegliere strade coraggiose, come ha fatto la regione Sardegna con il suo decreto salvacoste, e respingere progetti inutili e devastanti come quelli degli oltre 10.000 nuovi posti barca nel Lazio. In tal senso è fondamentale il ruolo della Regione Lazio, che deve attuare il piano delle coste e progetti innovativi come la realizzazione della Litorale SpA.

Infine l’abbattimento dell’ecomostro dell’Isola dei Ciurli, che da vent’anni fa scempio della piana di Fondi (che attende la demolizione da due anni, come da sentenza del tribunale di Latina, ndr), deve essere un primo forte segnale di lotta contro il fenomeno dell’abusivismo».

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