Il decreto legge Bersani sulle cosiddette «liberalizzazioni» è entrato a gamba tesa nel campo delle professioni scombussolando gli assetti istituzionali consolidati. Una sorta di rivoluzione copernicana senza alcun preavviso e senza consentire ai cittadini di capire ed adeguarsi alle rigide prescrizioni della nuova normativa. Legittima dunque la protesta delle categorie professionali che non è contro i cittadini ma contro questa sorta di terrorismo fiscale teso a penalizzarle. Che bisogno cera di ricorrere al decreto legislativo, costituzionalmente previsto solo nei casi di necessità ed urgenza? Non si colpisce levasione fiscale con drastiche misure poliziesche né si fa linteresse dei consumatori eliminando i minimi tariffari.
Lauspicio è che il disegno di legge venga bocciato o comunque incisivamente modificato in sede di conversione in legge. Ancora meglio sarebbe che questo governo traballante rassegnasse le dimissioni perché si è dimostrato incapace di affrontare i veri problemi del Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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