Sullo schermo il Pasolini «censurato»

Giuseppe Bertolucci presenta la nuova edizione de «La rabbia»

Dopo l’applaudita anteprima alla Mostra del cinema di Venezia, il Nuovo Cinema Aquila ospiterà il 9 settembre la prima proiezione romana del film di Giuseppe Bertolucci La rabbia rielaborato per dare spazio alla visione pasoliniana della pellicola. La rabbia di Pasolini - ipotesi di ricostruzione della versione originale del film è il frutto del lavoro infaticabile e appassionato di Giuseppe Bertolucci e del critico Tatti Sanguineti, che assieme hanno recuperato i materiali originali e ripristinato il film nella sua forma primigenia, così come concepito e realizzato da Pasolini, prima che l’intervento censorio del produttore inserisse la controvoce reazionaria di Guareschi, portando Pasolini a disconoscerne la regia. Il film del ’63 nasceva dalla volontà di Pasolini di raccontare l’Italia vista da un marziano finitoci per caso, e tocca quei temi dell’amore, dell’omologazione, del fascismo a lui cari. Giudicato troppo forte e di sinistra, il produttore chiese allo scrittore Guareschi di affiancarsi al lavoro di Pasolini prendendo una posizione conservatrice.

In seguito a ciò Pasolini ottenne la cancellazione della dizione regia di Pierpaolo Pasolini. Ora Bertolucci, con la collaborazione della Cineteca di Bologna che custodisce il Fondo Pasolini, ha cercato di restituire al film il montaggio originale concepito e realizzato dal poeta friulano.

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