Cultura e Spettacoli

Il suono punk degli Offspring incendierà il «Rock in Idro 2005»

Alberto Guy

Saranno gli Offspring, alla loro unica data italiana, ad aprire Rock in Idro, festival che chiude la stagione dei grandi raduni musicali estivi, all’Idroscalo di Milano il 2 e il 3 settembre prossimi. Accanto a loro le Suicide Girls, l’attrice rocker Juliette Lewis, con la sua band Juliette and the licks, più altre 40 band che si alterneranno sui due palchi del Festival: gli svedesi The Hives, Pennywise, Turbonegro, No use for a name, The Caesars, Super Elastic Bubble Plastic, Voicst, Useless Id, i punk Nofx e gli impegnatissimi spagnoli Ska-P, al loro ultimo concerto italiano prima dell'addio alle scene. E ancora, i Millencolin, My Chemical Romance, Toy dolls, Me first and the gimme gimmes, Funeral for a friend.
Gli americani Offspring, nati nel 1989, paladini dell’«indie kolossal» (la capacità di rimanere legati al circuito alternativo pur vendendo milioni di cd), sono arrivati alla notorietà nel 1994 con Splash (quattro milioni di copie vendute negli Usa, grazie soprattutto a singoli come Self Esteem e Come out and Play). «Tutti ci chiedono come possiamo considerarci ancora punk ora che abbiamo quasi quarant’anni, abbiamo girato il mondo e vendiamo milioni di cd» commentava qualche tempo fa Dexter Holland, voce e chitarra, intervenendo in una pagina dei centinaia di siti web loro dedicati. «Lo chiedono a noi - continuava Dexter, 38 anni- che per dieci anni abbiamo fatto musica coerentemente senza cercare il successo ma solo per il gusto di suonare le nostre canzoni. Poi è arrivato il successo... e allora?».
Che gli Offspring non abbiano ceduto le armi al potere delle multinazionali del disco lo testimonia un’altra affermazione di Dexter: «Manteniamo sempre la nostra coerenza perché la band continua ad avere un rapporto entusiasta con la musica per la quale abbiamo il controllo totale, anche se apparteniamo a una major discografica».
Insomma, gli Offspring vengono dalla California e puntano a dare l’assalto al cielo, da bravi eredi del terremoto punk, o almeno a dare fastidio. «Proveniamo da un retroterra punk, abbiamo attinto molto da quel genere, ma quello che ci rende diversi credo sia la varietà di arrangiamenti che ci sono nelle nostre canzoni».

Arrangiamenti e testi: nei cd e in concerto gli Offspring non hanno paura di raccontare in musica il malessere di una generazione il cui futuro è dominato da ladri e assassini della società così come non esitano a denunciare la cultura del profitto e la morte del sogno americano.

Commenti