Il Superenalotto fa festa. Esattamente quattordici anni fa, il 3 dicembre 1997, nasceva il concorso destinato a cambiare la storia dei giochi in Italia. Dal 1997 a oggi, riferisce Agipronews, il Superenalotto ha raccolto 33 miliardi di euro, mettendo in palio jackpot record come quello del 30 ottobre 2010, quando cadde il «6» da 178 milioni di euro. Prima di allora, in altre tre occasioni la sestina aveva superato i 100 milioni di euro: a Bagnone (147,8 milioni il 22 agosto 2009), a Pistoia e Parma (139 milioni il 9 febbraio 2010) e a Catania (100,7 milioni il 23 ottobre 2008).
Per l'erario, in 14 anni, il gioco della sestina magica ha fruttato all'erario oltre 16,3 miliardi, una media di quasi 1,2 miliardi l'anno. Una sorta di slot-machine per le casse dello Stato nel panorama dei giochi in Italia, grazie alla sua altissima percentuale di ritorno, vicina al 50%. In nove occasioni, le entrate erariali hanno superato il miliardo, con il record fatto segnare nel 2009 con incassi per 1,65 miliardi. La geografia del gioco ci dice che Campania e Lazio sono le regioni che nella storia del SuperEnalotto sono state maggiormente premiate dai «6». Dati alla mano, queste sono le uniche regioni andate in doppia cifra, rispettivamente con 17 e 14 vincite di prima categoria. In terza posizione Puglia ed Emilia Romagna, con nove premi, seguita da Toscana (8), Lombardia e Piemonte (7). In 14 anni la vincita di prima categoria non ha invece mai premiato Liguria, Molise, Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige. Dalla sua nascita, il Superenalotto ha dispensato 97 vincite di prima categoria, con una media di sette «6» l'anno. Complessivamente, soltanto i «6» hanno fatto vincere oltre 2,5 miliardi di euro, mentre i «5+» sono stati addirittura 577, con premi che hanno sfiorato 1,4 miliardi.
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